Le Borse europee continuano a metà giornata nel rimbalzo, in scia alle mosse economiche della Fed per contenere gli effetti negativi della pandemia del Coronavirus. L’Eurostoxx 50 guadagna quasi il 6% con tutti i listini del Vecchio Continente che allungano il passo sebbene da Moody’s sia arrivata una nuova stima in negativo sul pil dell’Eurozona.
Tra le singole Piazze, Francoforte guadagna il 6,5%, Parigi il 5,4%, Londra il 4%, Madrid il 5,2% e Milano il 5,6 per cento. I mercati attendono l’Eurogruppo del tardo pomeriggio che è chiamato a decidere su ulteriori opzioni da aggiungere per una nuova linea di difesa contro il virus. Lo spread tra btp e bund continua a calare ed è in area 191 punti base. L’euro resta in rialzo sul dollaro e scambia a 1,087 sul biglietto verde. Quanto al petrolio il brent resta sopra i 28 dollari e il greggio oltrepassa i 24,6 dollari. A Piazza Affari svetta Exor (+16,6%). Passo spedito anche per Stm (+10,6%), Moncler (+11,4%).
Moody’s, Pil Eurozona 2020 -2,7%, Usa -0,5% – Il Pil dell’Eurozona quest’anno registrerà un calo del 2,7% complessivo, con un crollo del 5,7% nel primo trimestre e del 7,4% nel secondo trimestre a causa del coronavirus. E’ quanto stima Moody’s in un rapporto dal titolo: ‘COVID-19: Global Economic Tsunami’, dopo che a gennaio la stima era di un +1,3%. “I danni che farà il coronavirus all’economia mondiale dipenderanno dalla traiettoria del virus e da come i governi risponderanno”, spiega l’agenzia. Per gli Usa l’agenzia stima una contrazione del Pil dello 0,5%, mentre a livello -0,4%.
“La gestione del coronavirus da parte del governo Usa finora è carente e la mancanza di kit per i test indica che il virus sarà più diffuso e si tradurrà in più ricoveri e decessi di quelli che al momento ipotizziamo”. E’ quanto scrive Moody’s nel rapporto ‘COVID-19: Global Economic Tsunami’, sottolineando che “la recente impennata di contagi negli Usa indica che la traiettoria del virus potrà essere perfino più critica rispetto all’Italia”.
Il Pil della Cina nel primo trimestre vedrà un crollo del 27% su base annua. E’ quanto stima Moody’s nel rapporto ‘COVID-19: Global Economic Tsunami’, sottolineando che l’esperienza di Pechino col coronavirus dimostra quanto possa essere “economicamente devastane” una malattia. L’agenzia di rating prevede per il gigante asiatico una lieve crescita dell’1,7% quest’anno rispetto al 6,2% stimato a gennaio.
L’oro è in rialzo e sfiora i 1.600 dollari l’oncia. Spinto dalle misure della Fed per proteggere l’economia Usa l’oro ha registrato un rialzo del 2% a quota 1.584,51 dollari l’oncia. In scia avanzano anche argento e palladio (oltre il 6%) e platino (3%).
La Borsa di Hong Kong rimbalza e chiude la seduta azzerando le perdite della vigilia: l’indice Hang Seng, in scia al ‘bazooka’ imbracciato dalla Federal Reserve, guadagna 967,36 punti, a 22.663,49, con un rialzo del 4,46%.
Tokyo, Hong Kong e Sydney – considerati dei benchmark per i mercati – rimbalzano all’unisono dopo aver toccato il fondo nelle scorse sedute, ai minimi dal 2016. E’ un buon inizio per i mercati con un dollaro che invece si ritrae, segno – secondo gli operatori, di una riduzione dello stress. Il Nikkei ha guadagnato il 7,13%, Hong Kong il 4,43%, Shanghai il 2,34%, Shenzhen il 2,11%, Sydney il 4,7% e la Corea strappa dell’8,6%. Il segno positivo arriva dopo la mossa senza precedenti da parte della Federal Reserve che dà supporto ad ampie fasce del sistema finanziario degli Stati Uniti. Secondo gli analisti però “con la storia piena di proverbiali ‘rimbalzi di un gatto morto’, molti restano alla finestre”. Intanto però i futures S&P 500 crescono del 4,5%, i futures sull’Euro Stoxx 50 del 4,8% e l’indice MSCI Asia Pacific è aumentato del 4,9%. Lo yen è aumentato dello 0,7% a 110,43 per dollaro, l’euro ha guadagnato l’1% a 1,0830 dollari, la sterlina britannica ha guadagnato l’1% a 1,1657 dollari.