Il coronavirus subisce mutazioni genetiche molto frequentemente e grazie a queste riesce a diffondersi con facilità. Lo indica l’analisi di 442 sequenze genetiche del virus contenute nella banca internazionale Gisaid e pubblicata sul sito ArXiv dal matematico Changchuan Yin, dell’Università dell’Illinois a Chicago.
Si tratta, scrive il ricercatore, di “poche mutazioni molto frequenti nel genoma del SarsCoV2”, che “potrebbero essere associate a cambiamenti nella trasmissibilità e nella virulenza” e che “potrebbero essere correlate con la severità dell’infezione in Europa”.
Le mutazioni principali riguardano quattro proteine fondamentali del coronavirus, fra le quali la proteina S, l’artiglio biochimico che permette al SarsCoV2 di aggredire le cellule del sistema respiratorio umano. Le altre proteine coinvolte sono la polimerasi, la primasi e la nucleoproteina, tutte e tre fondamentali per la replicazione del virus. Conoscere queste mutazioni è molto importante in quanto si tratta di quattro bersagli di possibili e farmaci e dei vaccini anti Covid-19.