Il quotidiano tedesco Die Welt: “la mafia italiana aspetta i soldi dall’Europa”

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In attesa dell’Eurogruppo che oggi alle 17 dovrà cercare di trovare un’intesa su Mes e Covid-bond, ad alzare ulteriormente la tensione in Europa ci pensa un articolo del quotidiano tedesco Die Welt secondo il quale la mafia italiana starebbe aspettando i soldi dell’Europa (QUI il link all’articolo). «Berlino si dissoci», ha tuonato il ministro degli Esteri Di Maio a Unomattina.

«Frau Merkel resti ferma», è questo il titolo del pezzo della Welt on line, in cui si chiede al governo tedesco di non cedere alle richieste italiane. Nel testo si scrive tra l’altro che in Italia la mafia stia aspettando i finanziamenti a pioggia dell’Ue. «La solidarietà è una importante categoria dell’Europa» ma «la sovranità nazionale nei confronti degli elettori è centrale», scrive il giornale. La solidarietà deve essere generosa, ma «senza limiti e controlli?», si chiede nell’articolo.

«Dovrebbe essere chiaro che in Italia – dove la mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles – i fondi dovrebbero essere versati soltanto per il sistema sanitario e non per il sistema sociale e fiscale». «E naturalmente gli italiani devono essere controllati da Bruxelles e usare i fondi in modo conforme alle regole», si aggiunge. «Anche nella crisi del coronavirus i principi fondamentali devono valere ancora», conclude.

«Un’affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del Coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non è per fare polemica ma non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere», è la replica del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato a Uno Mattina.

«È inaccettabile – ha insistito Di Maio – che in un momento in cui l’Italia sta chiedendo di poter spendere tutti i soldi necessari per aiutare i propri cittadini, i propri imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, i giovani e i meno giovani, si facciano considerazioni del genere».

«Noi non vogliamo che altri Paesi paghino i nostri debiti, l’Italia i propri debiti li ha sempre pagati. Vogliamo creare le condizioni di mercato affinché si possano spendere tutti i soldi che servono per le infrastrutture, quindi in lavoro, in innovazioni tecnologiche». In merito alla trattativa in corso nell’Unione europea, ha sottolineato, «si sta decidendo se l’Italia può spendere tutti i soldi che servono per aiutare giovani e meno giovani».

 

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