Nuovo drammatico record negli Stati Uniti dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 25.060 casi di coronavirus e altre 1.224 vittime. Secondo i dati della Johns Hopkins University sono almeno 1.467.884 le persone contagiate dal Covid-19 negli Usa e almeno 88.754 quelle morte a causa del virus.
I contagi da coronavirus bruciano le tappe in America Latina dove in meno di tre giorni sono cresciuti di 77.000 unità, superando il mezzo milione e raggiungendo esattamente quota 501.954, mentre il numero dei morti ha toccato quota 28.523 (+3.700). E’ quanto emerge da una statistica elaborata dall’ANSA per 34 nazioni e territori latinoamericani. E’ sempre il Brasile a guidare la classifica con quasi il 45% dei contagiati e ben oltre la metà dei morti (15.633). Inoltre il colosso sudamericano è ora salito al quarto posto al mondo per numero di infettati, superando la Spagna. Seguono Peru’ con 88.541 casi contagi e 2.523 morti, e Messico (47.144 e 5.045). Nella classifica con piu’ di 5.000 contagi si posizionano quindi Cile(41.428 e 421), Ecuador (32.723 e 2.688), Colombia (14.939 e 562), Repubblica Dominicana (12.110 e 428), Panama (9.268 e 266) e Argentina (7.479 e 363).
Record di nuovi casi di coronavirus in India dove nelle ultime 24 ore 4.987 persone sono state trovate positive. Lo riporta la Cnn. Secondo il ministero della Salute, in totale ci sono 90.927 persone contagiate comprese 2.872 vittime. In soli due giorni l’India ha visto un aumento dei casi da 80.000 a 90.000.
Una donna di 29 anni che aveva partorito da poco è la prima persona a morire per il coronavirus in Nepal. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità precisando che il numero di casi di Covid-19 nel Paese è salito a 281. La donna, del distretto di Sindhupalchowk, aveva avuto un figlio il 6 maggio ed era ritornata a casa il giorno dopo. Poi era stata ricoverata di nuovo all’ospedale locale per febbre e problemi respiratori. Quando le sue condizioni sono peggiorate è stata trasferita un un’altra struttura ma non ce l’ha fatta. Il neonato ed altri parenti saranno sottoposti al test per verificare se siano stati contagiati. In Nepal, che ha una popolazione di 28 milioni di abitanti, sono stati effettuati meno di 100.000 test. Secondo gli esperti la mancanza di esami e verifiche ha impedito di individuare altre vittime del Covid.
Altre 583 persone sono state trovate positive al coronavirus in Germania nelle ultime 24 ore. Lo riferisce l’Istituto Robert Koch precisando che il numero totale dei contagi è salito a 174.355. In lieve aumento anche le vittime, altre 33 persone sono morte a causa del Covid-19, 7.914 dall’inizio dell’emergenza. La Germania è uno dei Paesi europei che ha iniziato ad alleggerire le misure con la riapertura venerdì dei ristoranti e la ripresa a porte chiuse del campionato di calcio. Il governo di Berlino ha, inoltre, abolito la quarantena obbligatoria, imposta a marzo, per chi arriva da un altro Paese Ue.
L’allentamento del lockdown in tanti Paesi europei non deve essere l’occasione “per festeggiare” la fine del coronavirus. E’ il monito lanciato dal direttore regionale dell’Oms Hans Kluge in un’intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph. “Giappone e Singapore hanno capito subito che questo non è il tempo per festeggiare ma per prepararsi”, ha detto Kluge mettendo in guardia su una possibile ripresa del virus. “Sono molto preoccupato. In autunno potrebbe esserci una seconda ondata di Covid e un’altra di influenza stagionale”. “Le persone pensano che il lockdown sia finito – ha sottolineato il direttore dell’Oms Europa – ma nulla è cambiato. Dobbiamo mettere in atto il pacchetto completo di misure- Questo è il messaggio chiave”.
La Tunisia, dopo alcuni giorni di zero nuovi casi, registra nelle ultime 24 ore altri due nuovi contagi da coronavirus, che portano a 1037 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi rimangono 45 mentre i guariti salgono da 802 a 807. Le persone attualmente positive sono 185, di cui 3 ricoverate in ospedale. La Tunisia che ha allentato dal 4 maggio scorso le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell’economia, procederà da domani ad un’ulteriore serie di aperture. Il ministro della Sanità di Tunisi, Abdellatif Mekki, ribadendo l’importanza dell’obbligo di uscire per strada e negli esercizi pubblici con la mascherina, ha sottolineato sulla sua pagina facebook che “il pericolo persiste”.