“Il governo accompagnerà il ritorno a scuola in sicurezza e considerate le condizioni determinate dall’ evoluzione epidemiologica“. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. Il premier Giuseppe Conte enll’informativa di oggi sul Covid-19 alle Camere ha specificato che “La gestione del rientro a scuola a settembre comporterà ingenti costi di organizzazione e le scorse settimane ci hanno mostrato l’importanza di aumentare la digitalizzazione dei nostri istituti e della nostra didattica: proprio a questo fine stanziamo 1 miliardo e 450 milioni di euro in due anni a beneficio della scuola“.
“Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità: stiamo lavorando per fare sì che non ricada tutto su loro spalle, ci saranno regole chiare e flessibili” ha detto in audizione in Commissione Cultura alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “La chiusura scuola è stata operata in stretto collegamento con le autorità sanitarie. Il Dottor Miozzo proprio ieri ha ricordato quale sarebbe stato il rischio se avessimo tenute aperte le scuole. La riapertura avverrà in modo graduale. Stiamo predisponendo tutte le fasi per la riapertura” a settembre e lavorando ad un protocollo per la sicurezza che sarà chiuso a breve. Siamo consapevoli dell’importanza della scuola nel contesto sociale: il governo ha messo a punto piano per i centri estivi che sosteniamo in pieno”.
Intanto i sindacati della scuola annunciano battaglia. “La tregua è finita. La Cgil scuola non esclude lo sciopero. Il governo non creda che è tutto a posto” ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. Pronta allo sciopero della scuola anche la Uil con Pino Turi e lo Snals di Elvira Serafini. “E’ il momento che il governo faccia delle scelte”, hanno detto i sindacalisti. I motivi del malessere stanno soprattutto nella questione del reclutamento dei precari e sulla ripartenza a settembre.