Coronavirus, Fase 2: movida “osservata speciale”

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Il presidente Stefano Bonaccini ha convocato, in videoconferenza, una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per oggi alle ore 17.30. All’ordine del giorno, integrazione delle linee guida per la riapertura.

A Roma 1000 agenti per controlli movida – Rafforzati i controlli nella Capitale nelle zone della movida per il primo week end post lockdown. Saranno impiegati nel fine settimana circa mille agenti delle forze dell’ordine nei luoghi della movida capitolina per evitare assembramenti e verificare il rispetto delle norme anti-Covid. Sotto la lente già da stasera da San Lorenzo a Trastevere, da Ponte Milvio a Campo de’ Fiori, dal Pigneto a Testaccio. Pronto il piano di sicurezza della Questura per il weekend che prevede controlli anche sul litorale, nelle zone dei laghi e dei parchi.

Solo 45% negozi vende mascherine a prezzo calmierato – Mascherine chirurgiche a prezzo calmierato solo nel 45% dei punti vendita, guanti di lattice quasi introvabili l’obbligo di indossarli nei negozi. Emerge dall’indagine del Centro Studi nazionale Ircaf realizzato in farmacie e supermercati di 20 città capoluogo di regione, che ha anche valutato la spesa di 75 euro al mese per ogni singolo nucleo familiare per l’acquisto delle protezioni. L’indagine poi ha rilevato che solo nel 61% dei punti vendita si trovano mascherine chirurgiche monouso o usa e getta: il 16% è messo in vendita al prezzo medio nazionale di 1,29 centesimi di euro (tre settimane fa alla prima Indagine nazionale era a 1,59 centesimi di euro), mentre il 45% sono acquistabili al prezzo calmierato di 0.61 centesimi di euro. Mediamente, nel comparto farmacie le mascherine a prezzo controllato sono presenti nel 53% del campione, cioè in una su due, mentre si trovano solamente in un supermercato su tre, “segno che l’approvvigionamento attuale non soddisfa ancora pienamente la domanda crescente”. Per quanto riguarda i guanti di lattice, si legge nel report, “il dato che emerge è sconfortante”: solo nel 15% dei punti vendita sono reperibili (15 % farmacie e 12% supermercati). Il prezzo medio è di 0,57 euro al paio, ma l’analisi dei dati mostra forti differenze (0,89 euro nelle farmacie e 0,42 euro nei supermercati).

Italiani pronti a fare shopping ma in sicurezza – Dopo i mesi di lockdown gli italiani desiderano tornare a fare shopping nei negozi ma chiedono sicurezza e igiene prima di tutto. E’ quanto emerge da un’indagine di Gfk che mette in luce le nuove aspettative dei consumatori in negozio nel post Covid-19. Anche se nelle ultime settimane le vendite online sono cresciute in maniera significativa per effetto del lockdown, secondo il monitoraggio di Gfk, il 63% degli italiani desidera ancora acquistare nel negozio fisico e il 68% ha intenzione di frequentare solo i negozi in grado di garantire le massime condizioni di igiene e sicurezza. Questo però non basta, in quanto, “bisognerà trovare anche nuovi modi per rendere gratificante la visita in store che può essere depotenziata dai dispositivi di protezione (mascherine, guanti, gel per le mani, distanziamento”.

L’appello delle Palestre lombarde –  Ci siamo preparati settimane per adeguarci al protocollo previsto a livello nazionale, ma in Lombardia sembra non sia sufficiente. Chiediamo alla Regione di ascoltarci e lasciarci riaprire. Il tempo è scaduto. Una settimana in più può essere vitale per la riapertura”. E’ la richiesta di oltre 200 tra palestre, personal trainer, piscine e centri sportivi lombardi. “Con il protocollo contenuto nell’allegato 17 del DCPM del 17 maggio 2020 abbiamo visto uno spiraglio in fondo a questo tunnel che – dice Corrado Pirovano, titolare di due centri personal training – ci accompagna da ormai oltre due mesi, ma l’ordinanza della Regione Lombardia ha smorzato ogni entusiasmo e sta preoccupando il comparto, sempre di più. Seppur in condizioni particolari, eravamo pronti a ripartire, osservando le disposizioni per salvaguardare la salute degli sportivi e la nostra”.

Dal 3/6 riprendono esami scuola guida in Motorizzazioni – Ricominciano dal prossimo 3 giugno, dopo lo stop per l’emergenza Covid, i primi esami di teoria per l’ottenimento di patenti di guida all’interno delle Motorizzazioni. E’ quanto emerso dall’incontro a Roma tra il capo dipartimento del ministero dei Trasporti, Speranzina De Matteo, e le associazioni dei titolari delle autoscuole e delle scuole nautiche. Gli esami teorici, a cui seguiranno dopo qualche giorno quelli di pratica, riprenderanno in sicurezza in tutta Italia, salvo in quelle regioni che dovessero registrare ancora alti rischi di contagio.

Il Mit proroga circolazione tir in festivi fino al 2/6– La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato il decreto di proroga della sospensione dei divieti di circolazione sulle strade extraurbane nei giorni 24, 31 maggio e 2 giugno 2020 per i mezzi adibiti al trasporto cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 tonnellate. E’ quanto si legge in una nota del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nella quale si precisa che per i servizi di trasporto merci internazionale resta, invece, la sospensione del calendario dei divieti, fino a nuove disposizioni del governo. La proroga del provvedimento, si legge, è necessaria per far fronte all’emergenza Coronavirus e superare un ulteriore elemento di criticità del sistema dei trasporti non più giustificato dall’attuale riduzione dei flussi di traffico.

Liguria –“I confini tra Regioni sono competenza del Governo e nessuno immagina come Regioni di travalicare, dopodiché non credo che l’Italia possa rimanere un Paese chiuso tra Regione e Regione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Totistamani a RaiNews24 commenta la possibilità di un’estate senza lombardi in Liguria visto che l’indice di contagio di coronavirus registrato oltre Appennino potrebbe non permetterlo. “Occorrerà vedere con attenzione i dati del contagio, che però sta scendendo un po’ ovunque, anche in Lombardia, che sconta il fatto di essere stata la Regione più colpita. – aggiunge – Non credo che la Liguria e l’Italia possano sopravvivere con i confini chiusi ancora a lungo”.

Veneto – Il presidente del Veneto, Luca Zaia, presenterà nel pomeriggio alla Conferenza delle Regioni le linee guida della sua ordinanza per i parchi, per gli asili, i centri estivi, le attività produttive. “Cerchiamo di fare delle linee guida, noi ce le abbiamo già – dice – se si riesce a chiudere anche con tutte le Regioni è finita lì”.  Addetti alla sorveglianza fuori dai locali della piazza principale, servizio limitato ai clienti seduti e “delocalizzazione” dei bar che non hanno un plateatico o che non possono ampliarlo. Sono queste le tre indicazioni emerse oggi a Padova dal summit in Prefettura tra Comune, esercenti e forze dell’ordine per una movida compatibile con le restrizioni sanitarie anti-coronavirus.

Milano – A Milano “palestre e piscine potranno essere aperte da inizio giugno. Per quanto riguarda gli impianti del Comune gestiti direttamente da Milano Sport o in concessione quello che oggi vediamo è che più o meno il 50% sono aperti, ovviamente in particolare quelli focalizzati sulla pratica individuale, tennis, atletica”. Lo ha spiegato i sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel quotidiano video sui social che oggi ha dedicato allo sport. “A tutti chiediamo grande attenzione sulla igienizzazione dei locali, degli spazi, sul controllo del numero degli ingressi e sul distanziamento”, ha concluso.

Lazio – “I giovani non sono gli untori di questo tempo. Sono le principali vittime di questo periodo. Hanno iniziato a pagare dal punto di vista della formazione, pagano sul lavoro, pagheranno sul debito pubblico. Sì, serve da parte loro, come di tutti, responsabilità nei comportamenti, ma non bisogna criminalizzarli: investiamo su di loro perché è giusto e perché dobbiamo combattere per il futuro dei ragazzi e delle ragazze, non sono un problema, ma risorse immense della rinascita italiana”. Così il leader Pd Nicola Zingaretti in un post su Facebook.

Piemonte – Mascherine obbligatorie anche all’aperto quando ci sia il rischio di assembramenti, e sempre nei parcheggi e nelle aree antistanti i centri commerciali e i supermercati, divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 19 nelle aree della movida, e chiusura di bar e ristoranti all’1 di notte. In vista del primo fine settimana con gli esercizi di somministrazione aperti anche in Piemonte, Regione, Comune di Torino, Prefettura e Questura danno il via al pacchetto di misure contro gli assembramenti concordato ieri. Lo hanno confermato oggi, in videoconferenza, il governatore del Piemonte Alberto Cirio, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba, e i vertici di Polizia, Carabinieri, e Guardia di Finanza.

Campania – ‘Credo che in questa settimana, tra oggi e domani, prenderemo altre decisioni che riguardano le piscine e le palestre, B&b. Vorremmo partire già dal 25 maggio con i B&B e le attività degli alberghi, con i centri termali”. Lo ha detto in diretta Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca che annuncia anche altre prossime aperture. “Apriremo gli zoo, in Campania ne abbiamo due e apriremo per l’attività da diporto e per la possibilità di andare in barca per i residenti campani, quindi daremo questa possibilità anche per le isole – ha aggiunto – e autorizzeremo anche gli stabilimenti balneari, credo già da questa settimana”.  In occasione della ‘Fase 2’ e dello stop della movida alle ore 23, il governtore lancia una campagna ‘cafoneria zero’: “Cogliamo l’occasione per umanizzare i momenti di incontro affinché non ci si rincretinisca con alcol e droghe. Approfittiamo per fare una campagna cafoni zero, no boor”. “Teniamo bloccata la movida con la chiusura dei baretti alle ore 23 – ha detto in diretta Fb – nessuno può immaginare che tornare alla normalità sia tornare a fare quello che si faceva prima, dobbiamo avere il coraggio di dirlo ai giovani. C’è una crescente massificazione alienante anche per il divertimento”. “Sono assolutamente contrario alla chiusura anticipata perché la gente non scompare, anzi dobbiamo aprire tutto h24 perché le persone devono potersi distribuire e non dobbiamo contingentare gli orari perché i ragazzi non scompaiono”, afferma il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, su Rai Radio 1 in merito all’ordinanza regionale che impone ai bar di chiudere alle ore 23. De Magistris, nel sottolineare che ”siamo tutti preoccupati”, ha affermato che ”è sbagliato questo modo di procedere con le ordinanze regionali. Sono i sindaci che devono regolamentare le città mentre le Regioni devono programmare perché le Regioni non sanno come si organizzano ad esempio i mercati, la mobilità. Ritengo che è un disegno eversivo dell’ordine costituzionale se si riducono i sindaci a fare gli amministratori di condominio: si sta violando la Costituzione, è una questione democratica”.

Puglia – Se proseguono gli assembramenti in strada “sono pronto ad emettere provvedimenti con i quali persino i locali rischiano di poter essere chiusi se non spiegano ai loro clienti che nell’esercizio si accede secondo le regole, con le mascherine, si consuma e poi ci si allontana immediatamente senza sostare all’esterno, ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano,durante una intervista a TeleBari.

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