La candidatura di Kanye West a Presidente degli Stati Uniti al tempo delle statue abbattute

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Chi credeva che il 2020 non potesse riservare più altre sorprese si sbagliava. Kanye West ha dichiarato sul suo profilo Twitter la sua candidatura a Presidente degli Stati Uniti, scatenando un putiferio sui social: “Ora dobbiamo realizzare la promessa dell’America fidandoci di Dio, unificando la nostra visione e costruendo il nostro futuro. Sono in corsa per diventare il presidente degli Stati Uniti”. Il post era accompagnato dall’hashtag #2020VISION”, con tanto di replica al tweet della moglie Kim Kardashian con una bandiera americana. 

Da quando Donald Trump ha avuto la possibilità di sedere sulla poltrona della presidenza statunitense era ormai facile comprendere che da lì in poi potesse accadere qualunque cosa. In un contesto americano costituito da proteste sempre più anarchiche, con l’ennesimo abbattimento verificatosi proprio nella giornata di ieri in Baltimora ai danni della statua di Cristoforo Colombo, Kanye West potrebbe cavalcare il momento per diventare il nuovo Presidente degli Stati Uniti.

Kanye West, 21 volte vincitore di un premio Grammy, ha ottenuto un sostegno immediato da Elon Musk, l’amministratore delegato del produttore di auto elettriche Tesla. In passato West e sua moglie hanno visitato Trump alla Casa Bianca per discutere della riforma carceraria. In questo bizzarro incontro risalente al 2018, il rapper indossava un cappello rosso con la scritta “Make America Great Again” .

Kanye West allora disse che Trump lo fece sentire come superman e dopo averlo abbracciato nella medesima occasione ha dichiarato: “Adoro questo ragazzo”. Alla domanda che vede il rapper come futuro candidato alla presidenza, Trump ha più volte risposto: “Potrebbe benissimo esserlo”.

Tuttavia dopo il polverone che si è sollevato per questa possibile candidatura, Kanye West ha postato un ulteriore tweet dove ha affermato: “Solo dopo il 2024. Smettiamola di preoccuparci del futuro. Tutto ciò che abbiamo davvero è oggi. Abbiamo solo oggi”.

In effetti, il rapper ha già abbandonato in passato l’idea di candidarsi alla presidenza, ma un elemento che secondo alcuni presunti visionari desta qualche sospetto è legato ad un ulteriore tweet di Kanye West che nel gennaio dell’anno scorso diceva semplicemente “2024”. Questo post sarebbe stato interpretato dai media americani come un segno di una possibile futura corsa verso la Casa Bianca, un pò come la previsione dei Simpson su Donald Trump.

Nel momento in cui la candidatura di Kanye West dovesse avere davvero un seguito a questo post, il cantautore contribuirebbe a prolungare una lunga tradizione di campagne indipendenti o di terze parti che avrebbero sfidato democratici e repubblicani. Nel 1992, Ross Perot, un eccentrico miliardario texano, prese il 19% dei voti, mentre nel 2000 il partito di Ralph Nalder prese meno del 3%, ma fu ampiamente accusato di costare la presidenza al democratico Al Gore.

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