La giornata di ieri ha registrato la cifra record di 31.084 contagi in sole 24 ore, numeri che preoccupano sempre di più il governo, che in queste ore sta valutando di imporre ulteriori restrizioni per provare a contrastare ulteriormente la curva del Covid-19. Le città che in questo momento sono sotto osservazione e che rischiano di finire dunque in un nuovo lockdown sarebbero Milano, Napoli, Bologna, Torino e Roma.
L’idea del Governo sarebbe quella di introdurre nuove zone rosse, aumentare la limitazione dello spostamento tra Regioni e chiudere le attività che si trovano nelle aree tendenzialmente più esposte al virus. Per quanto riguarda le scuole, si valuta al tavolo la chiusura in tutta Italia, con la didattica che tornerà nuovamente a distanza.
Da questo punto di vista la ministra Azzolina è ormai rimasta l’unica a difendere questo punto, ribadendo più volte che “la scuola è il luogo più sicuro dal punto di vista dei contagi”. L’intento attuale di Conte è quello di vedere quali saranno gli effetti del nuovo Dpcm emanato in questa settimana, in modo da capire quanto queste ultime decisioni avranno inciso dal punto di vista dei contagi giornalieri e settimanali. Una volta che il premier avrà svolto questa verifica (che fino ad adesso non ha portato risultati), tra l’8 e il 9 novembre si potrebbe procedere al nuovo Dpcm, che, nel caso in cui l’andazzo dei numeri dovesse continuare ad essere il medesimo, andrà ad imporre le misure ancora più restrittive citate in precedenza.
In ultima analisi c’è sempre l’ombra incombente di un nuovo lockdown nazionale, misura che Conte vorrebbe evitare in ogni modo proprio per non tornare alla medesima situazione dello scorso inverno, considerando questa decisone come “la più estrema”, ma allo stesso tempo non escludendola del tutto nel caso in cui i numeri dovessero continuare ad avere questa crescita esponenziale e la situazione dovesse essere ritenuta fuori controllo.
In vista del nuovo Dpcm la chiusura anticipata dei negozi potrebbe rimanere confermata, con il divieto di apertura dei centri commerciali nel fine settimana. Inoltre si sta anche valutando l’ipotesi di anticipare ulteriormente l’orario del coprifuoco alle ore 20 e uscire di casa solamente per “comprovate esigenze” con tanto di autocertificazione.
Intanto più crescono i contagi e più i consensi in favore di Conte iniziano a calare, tanto che il premier dopo l’insistenza delle opposizioni ha affermato che da ora in poi condividerà tutte le scelte future con il Parlamento, chiedendo a Fico e Casellati, presidenti di Camera e Senato, un confronto costante sulle decisioni. Intanto dopo le numerose tensioni, che in questi giorni hanno caratterizzato le città di Milano, Roma, Torino e Napoli, nella giornata di ieri si sono verificate ulteriori guerriglie anche a Firenze, con lanci di molotov, pietre e bottiglie contro la forze dell’ordine e una ventina di persone che sarebbero state fermate dalle autorità locali.