Coronavirus, l’Rt nazionale scende a 1,18 ma nella giornata di ieri 699 decessi

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Sembrerebbe che le misure di contenimento adottate dal Governo abbiano avuto degli esiti positivi per quanto riguarda la curva epidemiologica, che lentamente sta continuando a piegarsi, con l’indice Rt, calcolato sui casi sintomatici, che è sceso all’1,18 di media. Ad esprimere un parere su questo rallentamento è stato Roberto Speranza, Ministro della Salute, che ha invitato i cittadini a non abbassare la guardia: “la tendenza è buona, ma la situazione in Italia resta molto seria e se dessimo il risultato che abbiamo vinto sarebbe un disastro. Proprio ora che la curva scende dobbiamo alzare il livello di attenzione”.

Nonostante la decrescita della curva, a preoccupare il ministro Speranza sono i tristi bollettini quotidiani, che fino alla giornata di ieri hanno registrato 37.242 nuovi casi e 699 decessi. Da evidenziare anche come nessuna regione, ormai da tre giorni, non ha un numero di decessi pari a zero. Secondo il report settimanale si evince che in Italia la situazione è ancora critica, specialmente per gli ospedali, che hanno una grande difficoltà a gestire l’elevato numero di nuovi positivi che puntualmente si presenta ogni giorno.

Per quanto riguarda la famosa cartina del rischio, da domani l’Abruzzo entrerà ufficialmente in zona rossa, mentre per quanto riguarda la Sicilia e la Puglia, sembra che ci sia l’intenzione di prorogare la fascia arancione fino al 3 dicembre.

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