Usa 2024, crisi finanziaria per Trump e “impopolarità” nei sondaggi per Biden

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The Whithe House - foto di Stefano Scibilia
The Whithe House - foto di Stefano Scibilia

RICHMOND (VA) – La campagna delle primarie prosegue e oggi si vota in cinque Stati (Arizona, Florida, Illinois, Kansas e Ohio). Appuntamenti che però hanno perso rilevanza dato che sia il presidente Joe Biden che Donald Trump hanno già raggiunto il numero di delegati necessario per ottenere la nomination a Usa 2024.

Ciò che adesso preoccupa particolarmente Trump è la cauzione da 464 milioni di dollari fissata dalla sentenza della causa civile di New York, legata ai beni gonfiati dalla Trump Organization. Una cifra che sta mettendo in difficoltà il magnate che, secondo quanto riferito dai legali, si sarebbe messo in contatto con circa 30 compagnie di assicurazioni per coprire la somma, senza però ottenere risultati. Nel caso in cui il tycoon non dovesse riuscire a rispettare i termini di scadenza, sarà costretto a vendere alcuni dei suoi beni.

La stampa statunitense parla di un Trump che in questo momento sta attraversando una crisi finanziaria e imprenditoriale. La Cnn ci fa un titolo ironico, parlando di “un miliardario che non riesce a depositare una cauzione” e scrive di una crisi di liquidità che può causare delle forti ripercussioni anche sui fondi della campagna elettorale dell’ex presidente.

Completamente diversa la situazione di Joe Biden, che con la campagna democratica è riuscito a raccogliere 53 milioni di dollari nel mese di febbraio, arrivando così ad un totale di 155 milioni di fondi in cassa. Numeri che però non rispecchiano i livelli di popolarità nei sondaggi per motivazioni che spaziano tra l’età avanzata e la gestione della politica estera legata ai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.

Continuano invece a far discutere le frasi pronunciate da Trump durante il comizio in Ohio, prima sui migranti e poi sul “bagno di sangue” nel caso in cui non dovesse essere rieletto. Una frase che lui stesso ha dovuto ridimensionare poco prima del voto di oggi, sostenendo che la sua affermazione era riferita all’industria dell’auto, alla quale promette “dazi del 100% sulle auto prodotte fuori dagli Stati Uniti. Le Fake News hanno creato un grande caso sull’espressione ‘bagno di sangue’, sapendo che parlavo della contrazione del settore della produzione automobilistica”, scrive il tycoon sul suo social Truth.

Secondo la casa Bianca invece Trump “vuole un altro 6 gennaio ma gli americani a novembre gli infliggeranno un’altra sconfitta e continueranno a respingere il suo estremismo, la sua fascinazione per la violenza e la sua sete di vendetta”.

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