Le proteste nei campus universitari della Virginia sono in costante aumento. Nella serata di lunedì la polizia è dovuta intervenire in una manifestazione pro-Palestina che si è svolta alla Virginia Commonwealth University di Richmond, utilizzando spray al peperoncino per disperdere la folla. Durante gli scontri sono state arrestate 13 persone.
Diverse manifestazioni nei campus universitari sono iniziate dal famoso attacco del 7 ottobre, quando militanti di Hamas e altri combattenti hanno ucciso circa 1200 persone in Israele e preso più di 200 ostaggi. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, la successiva operazione militare di Israele per sradicare Hamas ha ucciso decine di migliaia di persone nella Striscia di Gaza. Gli studenti attraverso le manifestazioni hanno espresso sostegno per i diritti dei palestinesi, chiedendo che le loro università non facciano più investimenti in aziende che fanno affari con Israele.
Nelle ultime due settimane sono stati effettuati più di 1200 arresti nei campus di tutto il Paese. Lunedì sera alla Columbia University di New York, dove le manifestazioni nei campus hanno attirato per la prima volta l’attenzione nazionale all’inizio di questo mese, i manifestanti hanno preso il controllo di un edificio del campus. Successivamente l’università ha risposto minacciando di espellere gli studenti che occupavano l’edificio.
Nella serata di lunedì è stato allestito un accampamento alla VCU di Richmond. L’università ha affermato in un comunicato che il personale e la polizia hanno ripetutamente chiesto alle persone di rispettare le politiche e che gli agenti hanno fornito quattro avvertimenti a coloro che non hanno lasciato l’accampamento. Nella medesima occasione i manifestanti hanno lanciato oggetti e usato spray chimici contro gli agenti mentre cercavano di abbattere l’accampamento. Le forze dell’ordine hanno risposto con lo spray al peperoncino per disperdere la folla.