Dopo la condanna nel processo di New York l’ex presidente Donald Trump in un’intervista alla Fox ha affermato che nel caso in cui dovesse avverarsi l’ipotesi del carcere “per il pubblico sarebbe difficile da digerire”. Parole che ribadiscono come i suoi fan potrebbero raggiungere il limite della sopportazione e che sanno anche di minaccia visti i precedenti dell’assalto a Capitol Hill.
Intanto sempre dal punto di vista giudiziario oggi è stata un’altra giornata importante per gli Stati Uniti poiché ha avuto ufficialmente inizio il processo ai danni di Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, accusato di aver acquistato una pistola mentre faceva uso di droghe.
Oggi si aperto dunque il processo nel Delaware, in un momento in cui le casse di Hunter Biden sono quasi vuote e il figlio del presidente potrebbe essere costretto vendere proprietà per pagarsi le spese legali. Secondo il New York Times, Hunter spera che i consiglieri del padre lo aiutino a trovare fondi, ma le grane del figlio sono un problema per il padre, che cerca di restarne fuori nell’anno elettorale.
Intanto se da un lato la condanna di Trump ha portato nella raccolta fondi ad un guadagno di 70 milioni di dollari nelle 48 ore successive al verdetto di colpevolezza, dall’altro i sondaggi mostrano un calo dei consensi nei confronti del tycoon. Nella medesima intervista rilasciata alla Fox, il candidato alla Casa Bianca ha ribadito ancora una volta di non avere fatto “nulla di sbagliato” e di volersi battere “per la Costituzione, per la libertà e per il Paese”.
Anche in questa occasione Trump è tornato ad attaccare Biden, apostrofato per l’ennesima volta come il “peggiore presidente della storia” e “una minaccia per la democrazia”. Secondo il magnate i democratici stanno utilizzando la giustizia come un’arma per metterlo con le spalle al muro in vista delle elezioni di novembre.
Successivamente Trump ha anche parlato della moglie Melania, la grande assente dalla campagna per Usa 2024: “Sta bene ma il processo è stato molto duro per lei. Ha dovuto leggere tutta quella robaccia – ha affermato l’ex presidente -. Il processo è stato sotto molti punti di vista probabilmente più duro per la mia famiglia che per me”.
Intanto un rilevamento della Ipsos per Abc, che conferma i precedenti, indica che il 50% degli americani è convinto che il verdetto di colpevolezza di Trump sia corretto e che il 49% ritiene che l’ex presidente dovrebbe abbandonare la corsa alla Casa Bianca. Ma il 47% degli americani considera le accuse a Trump “motivate politicamente”.
Altra curiosità è data dal successo dello sbarco di Trump su TikTok, che in poche ore ha superato l’account della campagna di Joe Biden aperto da febbraio. L’ex presidente ha esordito sulla piattaforma sabato sera seguendo un evento dell’Ultimate Fighting Championship e ha già messo insieme oltre due milioni di followers, cioè più di quanti ne abbia raccolti in cento giorni Biden.
Trump non è sempre stato un fan di TikTok, tanto che quando ricopriva la carica di presidente aveva intenzione di vietarlo. Di recente, però, ha cambiato idea. Pur continuando a ritenere ByteDance, la società cinese a cui fa capo il social, una minaccia per la sicurezza nazionale, il magnate pensa che un divieto di TikTok scatenerebbe l’ira dei giovani e rafforzerebbe Meta, la società che gestisce Facebook, da dove l’ex presidente è stato espulso per due anni dopo l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021.