RICHMOND (VA) – Si è conclusa la selezione dei giurati nel processo ai danni di Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, accusato di aver acquistato e posseduto un’arma nonostante fosse dipendente dalla droga al momento dei fatti. La procura adesso chiamerà come primo testimone un’agente dell’FBI che ha lavorato alle indagini.
Tra i presenti al processo anche la first lady Jill, venuta in aula per dare sostegno al figlio del presidente in un processo che allo stato attuale viene utilizzato dall’opposizione repubblicana come risposta ai guai giudiziari dell’ex presidente Donald Trump. Nel mese di settembre il figlio di Biden è atteso per un ulteriore processo per evasione fiscale in California .
In questa fase iniziale del processo nel Delaware il figlio del presidente si è dichiarato innocente, pur ammettendo di aver avuto un passato caratterizzato da droghe e alcol. È la prima volta che un figlio di un presidente in carica finisce sotto accusa, ma ciò che preoccupa maggiormente i democratici è che la faccenda possa anche avere un duro impatto sulla ricandidatura di Biden alla Casa Bianca. Nel caso in cui dovesse essere riconosciuto colpevole, Hunter rischia fino a 25 anni di carcere.
Intanto il presidente Biden si appresta a firmare un decreto per la chiusura temporanea del confine con il Messico ai migranti nei casi in cui il numero di arrivi dovesse superare il limite giornaliero. Si tratta dunque di un provvedimento che ha come obiettivo quello di limitare le richieste di asilo e allo stesso tempo consentire dei rimpatri più veloci.
È misura più restrittiva approvata in questi ultimi quattro anni dall’amministrazione Biden. Ciò lascia pensare ad una strategia elettorale, considerando anche che il tema dell’immigrazione sta giocando un ruolo centrale in questa campagna. Intanto il presidente in un intervento elettorale a White Plains, nello Stato di New York, ha risposto ai recenti attacchi del rivale Trump.
Secondo Biden il magnate intende essere un dittatore al primo giorno, che parla di “abolire la Costituzione”, che considera “patrioti” i protagonisti dell’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e che dice che se perde a novembre ci sarà un “bagno di sangue”. Successivamente il presidente ha ribadito ancora una volta che oggi Trump rappresenta una minaccia decisamente peggiore rispetto al 2016: “Per la prima volta nella storia americana un ex presidente è divenuto un criminale condannato e cerca lo stesso di conquistare di nuovo la presidenza”.