Sparatoria contro Trump durante un comizio in Pennsylvania, una pagina buia nella storia dell’America

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RICHMOND (VA) – L’ex presidente Donald Trump è stato portato via di corsa dal palco durante un comizio sabato sera a Butler, in Pennsylvania, dopo che si sono sentiti degli spari e un proiettile lo ha colpito all’orecchio destro. Qualche istante dopo il colpo il tycoon si è accasciato a terra dopo essersi toccato l’orecchio, mentre la folla cercava di mettersi al riparo.

In un post su X il portavoce Steven Cheung ha affermato che l’ex presidente è stato esaminato nelle vicinanze. “Il presidente Trump ringrazia le forze dell’ordine e i soccorritori per la loro rapida azione durante questo atto atroce”, ha affermato Cheung in una dichiarazione. “Sta bene e viene visitato in una struttura medica locale”.  

Dopo il colpo Trump è rimasto a terra per circa un minuto, circondato dagli agenti. Quando si è rialzato, sostenuto dagli agenti, sembrava ferito e aveva il viso insanguinato. L’ex presidente ha alzato il pugno mentre veniva accompagnato via dal palco, con la folla che urlava “Usa Usa!!”. Dopo la sparatoria l’attentatore è stato ucciso dalla polizia, mentre un partecipante ha perso la vita e altri due sono rimasti feriti. 

Quello andato in scena a Butler era l’ultimo comizio in programma prima della convention repubblicana di Milwaukee, occasione in cui il magnate dovrebbe anche rendere noto il nome del candidato repubblicano vicepresidente. La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Joe Biden è stato informato della situazione. In un post su X il portavoce dell’U.S. Secret Service Antony Guglielmi ha dichiarato che verranno forniti ulteriori aggiornamenti sulla situazione: “Si tratta ora di un’indagine attiva da parte dei servizi segreti e ulteriori informazioni saranno rese pubbliche non appena disponibili”. 

Il presidente Joe Biden ha commentato l’accaduto affermando di essere sollevato nel sapere che le condizioni di Trump non siano gravi: “Sono grato di sapere che è salvo e sta bene. Non c’è posto per la violenza in America”, ha affermato il presidente. 

Subito dopo l’accaduto diversi politici repubblicani hanno iniziato a pubblicare sui social dei post di sostegno per l’ex presidente Trump. Tra questi anche i candidati alla vicepresidenza, tra cui i senatori JD Vance (Ohio), Marco Rubio (Florida) e il governatore del Nord Dakota del Nord Doug Burgum. 

Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, un democratico, ha condannato l’attacco in un post su X: “La violenza rivolta a qualsiasi partito politico o leader politico è assolutamente inaccettabile”. Shapiro ha aggiunto di essere stato informato della situazione e che la polizia statale sta collaborando con i partner federali e locali. 

Il candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy Jr. ha esortato gli americani a pregare per Trump: “Ora è il momento per ogni americano che ama il nostro Paese di fare un passo indietro dalla divisione, rinunciare a ogni violenza e unirsi in preghiera per il presidente Trump e la sua famiglia”, ha concluso Kennedy. 

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto esprimere la sua solidarietà nei confronti di Trump: “Seguo con apprensione gli aggiornamenti dalla Pennsylvania, dove il 45esimo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito durante un comizio. A lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione, con l’auspicio che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza”. Questo il messaggio di Meloni tramite una nota diffusa da Palazzo Chigi. 

In un post su X il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha postato il messaggio: “Go Donald go!!!”. Successivamente lo stesso Trump ha commentato la vicenda sui social: “Mi hanno perforato la parte superiore dell’orecchio, incredibile che accada negli Usa”, ha commentato l’ex presidente sul suo social Truth. Il tycoon ha anche ringraziato i servizi segreti statunitensi per la loro “rapida risposta” e ha anche esteso le sue condoglianze “alla famiglia della persona al raduno che è stata uccisa, e anche alla famiglia di un’altra persona che è rimasta gravemente ferita”. 

L’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha postato delle immagini dell’attentato a Trump a cui ha allegato il seguente messaggio: “Appoggio pienamente il presidente Trump e spero in una sua rapida ripresa”. Secondo quanto riportato dal Guardian Donald Trump Jr ha reso noto di aver parlato al telefono con il padre: “Ho appena parlato al telefono con mio padre ed è di ottimo umore. Non smetterà mai di combattere per salvare l’America, qualunque cosa la sinistra radicale gli lancerà contro”.  

Richard Goldinger, procuratore della Contea di Butler, ha reso noto che l’attentatore del comizio di Donald Trump era posizionato su tetto di un edificio adiacente: “Era necessario un fucile per compiere l’attentato perchè era a diverse centinaia di metri di distanza”, ha affermato. 

La figlia maggiore di Trump, Ivanka, ha ringraziato tutti coloro che stanno pregando per la salute di Trump e per le vittime di “una violenza insensata”, affermando di essere “grata al Secret Service e a tutti gli altri ufficiali delle forze dell’ordine per le loro azioni rapide e decisive di oggi. Continuo a pregare per il nostro Paese”. Ivanka ha concluso il suo post scrivendo: “Ti amo papà, oggi e sempre”. 

Dopo essere stato ucciso l’attentatore è stato identificato come Thomas Mattew Crooks, 20 anni, di Bethel Park, Pennsylvania, che con il suo fucile d’assalto semiautomatico Ar 45 ha sparato all’ex presidente Trump prima di essere freddato dai cecchini dei servizi segreti. Sono ancora in corso ulteriori indagini per avere maggiori approfondimenti. Tra le ipotesi al vaglio c’è quella legata alla presenza di un secondo killer.

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