L’entusiasmo e l’improvviso aumento della popolarità che ha travolto la vicepresidente Kamala Harris dal momento in cui ha sostituito il presidente Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca, ha aperto la strada verso una possibile vittoria ai danni dell’ex presidente Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre. A parlare chiaro sono gli ultimi sondaggi, che di fatto vedono il magnate in affanno.
Nel caso in cui questa tendenza dovesse confermarsi anche a novembre, Harris avrebbe la possibilità di aggiudicarsi la vittoria in Georgia, Nevada e Carolina del Nord o in alternativa potrebbe conquistare i seguenti Stati in bilico: Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Trump, al contrario, avrebbe bisogno di conquistare entrambi i gruppi di Stati per ottenere i 270 voti del collegio elettorale, necessari per assicurarsi la vittoria.
Dal momento in cui Biden ha abbandonato la corsa per la rielezione alla Casa Bianca lo scorso 21 luglio, Harris ha guadagnato una media di due punti percentuali a livello nazionale in sette Stati chiave. In questo modo il partito democratico potrebbe garantirsi la possibilità di mantenere la Casa Bianca anche per i prossimi quattro anni, con Harris e il neo candidato alla vicepresidenza Tim Walz (governatore del Minnesota) che in questo momento godono di grande slancio.
L’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti non è determinato dal voto popolare, ma dal candidato che ottiene la maggioranza dei 538 voti del collegio elettorale, assegnati Stato per Stato. I sondaggi sembrano suggerire che Harris ora è in testa negli Stati della Rust Belt (Pennsylvania e Wisconsin). La vicepresidente avrebbe anche colmato il divario in Michigan.
Ulteriore vantaggio per Harris è legato ad un recente sondaggio Ipsos per il Washington Post che mostra come la scelta di Walz come vicepresidente abbia avuto più successo tra gli elettori rispetto alla scelta di JD Vance da parte di Trump, che ha creato numerose polemiche per via delle sue posizioni anti-aborto intransigenti e della sua storia di commenti misogini sulle donne senza figli. Il primo dibattito tra i due candidati alla vicepresidenza è previsto giorno 1 ottobre negli studi televisivi della Cbs.