A Washington i preparativi per l’insediamento di Trump

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Capitol Hill - Foto di Stefano Scibilia

WASHINGTON DC – Dopo anni di giuramenti caratterizzati da intense contromanifestazioni, le stime ufficiali riportano che l’inaugurazione presidenziale di Donald Trump, prevista il prossimo 20 gennaio, dovrebbe essere più pacifica rispetto al primo mandato del presidente repubblicano, occasione in cui si sono verificati numerosi arresti di massa. Le ultime indagini del National Park Service riportano che le proteste consentite quest’anno dovrebbero essere ridotte rispetto alle cerimonie degli anni passati.

Allo stato attuale le autorità hanno lasciato gran parte della National Mall aperta al pubblico. Un atteggiamento completamente diverso rispetto a quattro anni fa, quando in occasione dell’insediamento del presidente Joe Biden e in seguito alle violenze del 6 gennaio l’intera area che circondava il Campidoglio degli Stati Uniti era una fortezza. Come di consueto anche quest’anno ci saranno intensi dispiegamenti di servizi segreti, con le varie recinzioni che sono già state installate in tutta l’area che circonda Capitol Hill, ma per il momento le autorità sostengono che quella dei prossimi giorni sarà una transizione pacifica.

Le previsioni segnano una svolta positiva anche per i leader distrettuali attualmente impegnati a ripristinare il loro rapporto con Trump, che ha espresso disprezzo per l’attività di protesta nel distretto. Nel corso dell’ultima campagna elettorale il magnate aveva descritto la capitale degli Stati Uniti come “un incubo di omicidi e crimini”. I funzionari locali hanno cercato di rafforzare il concetto secondo cui l’inaugurazione di Trump sarà un grande momento di visibilità mondiale per Washington, anche se in parte in molti non hanno ancora deciso definitivamente se saranno alla cerimonia che segnerà l’inizio del secondo mandato di Trump.

Qualche giorno fa Trump aveva espresso il suo malumore per la presenza delle bandiere a mezz’asta anche nel giorno dell’inaugurazione. La decisione era stata comunicata dal presidente uscente Joe Biden per onorare il defunto ex presidente Jimmy Carter. In vista dell’inaugurazione si prevede che, come di consueto, la folla riempirà l’intera area che separa il Campidoglio dal Lincoln Memorial, passando per il Washington Monument e attraversando tutta la National Mall.

I funzionari della città e delle forze dell’ordine non hanno specificato quante persone saranno a Washington per quella giornata, ed è improbabile che ci sarà mai un conteggio definitivo. In un disegno di legge sugli stanziamenti del 1997, il Congresso ha vietato al Park Service di spendere le proprie risorse economiche per contare le persone nell’ambito delle grandi manifestazioni. Una pratica parecchio controversa che ha portato alle critiche da parte degli organizzatori di eventi che hanno sostenuto

che i conteggi ufficiali erano bassi. Da allora la prassi del Park Service è stata quella di non fornire stime sulla folla.

“Gli eventi inaugurali attireranno sostenitori, leader del settore e diplomatici di ogni provenienza a Washington DC per unirsi al Presidente nell’inaugurazione della nuova era d’oro americana”, ha sottolineato in una nota Rachel Reisner, direttrice delle comunicazioni del comitato inaugurale Trump-Vance. Secondo una recente analisi di Smith Travel, quando Trump prestò il suo primo giuramento otto anni fa il tasso di occupazione degli hotel a Washington ha raggiunto il 95%, mentre quest’anno le cifre sono intorno al 70%, anche se i prezzi sono molto più alti rispetto alla norma. L’insediamento del primo mandato di Obama aveva portato a Washington il 97,2% di occupazione alberghiera. Per il suo secondo giuramento del presidente democratico, la percentuale era scesa al 78%. Patrick Mara, presidente del Partito repubblicano a Washington, ha detto che il suo telefono squilla quasi costantemente con richieste di biglietti per il raduno presidenziale, la cerimonia del giuramento, la parata e il ballo inaugurale.

Secondo Mara si tratta di un cambiamento notevole rispetto allo stesso periodo del 2017, quando alcune chiamate provenivano da elettori che volevano lamentarsi di Trump. Oltre alla parata e alla cerimonia del giuramento, il fine settimana celebrativo prevede finora quello che la squadra di Trump ha definito una “manifestazione della vittoria” domenica 19 gennaio con un raduno alla Capital One Arena che si terrà un giorno prima della cerimonia di giuramento a Capitol Hill.

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