A Washington l’incontro tra Netanyahu e Trump alla Casa Bianca

0
11
Manifestazione pro Palestina a Washington - foto di Stefano Scibilia
Manifestazione pro Palestina a Washington - foto di Stefano Scibilia
WASHINGTON DC – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato negli Stati Uniti per un bilaterale alla Casa Bianca con il presidente Donald Trump previsto martedì. Si tratta di un confronto che arriva in un momento in cui i mediatori americani e arabi iniziano l’arduo lavoro di mediazione della prossima fase di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e rilasciare dozzine di ostaggi detenuti dai militanti.
Nella giornata di oggi il premier israeliano incontrerà Steve Witkoff, nuovo inviato di Trump in Medio Oriente, che si è preso il merito di aver contribuito a mediare l’accordo di cessate il fuoco nella guerra a Gaza, entrato in vigore a gennaio.
Il giorno dopo il premier israeliano incontrerà Trump alla Casa Bianca nel pomeriggio, mentre mercoledì ci sarà un confronto diretto con i vertici del Pentagono e giovedì con i membri del Congresso. La visita di Netanyahu a Washington arriva all’inizio di una settimana decisiva per la seconda fase di negoziazione per il conflitto in Medio Oriente. Hamas, che ha rapidamente riaffermato il suo controllo su Gaza da quando il cessate il fuoco ha preso piede il mese scorso, ha dichiarato che non rilascerà gli ostaggi destinati a liberarsi nella seconda fase senza la fine della guerra e il completo ritiro delle forze israeliane.
Per tale ragione Netanyahu è sottoposto a crescenti pressioni da parte dei partner governativi di estrema destra per riprendere la guerra dopo la fine della prima fase all’inizio di marzo. Il primo ministro ha sottolineato che Israele è ancora impegnato per la vittoria su Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi catturati nell’attacco dei militanti del 7 ottobre 2023, che ha scatenato la guerra.
L’incontro sarà una buona occasione per approfondire ulteriormente il punto di vista di Trump sulla guerra in Medio Oriente. Il tycoon è stato un convinto sostenitore di Israele, ma si è anche impegnato a porre fine alle guerre sulla Striscia di Gaza, prendendosi il merito di aver contribuito a mediare l’accordo per il cessate il fuoco, che ha portato al rilascio di 18 ostaggi trattenuti per oltre 15 mesi.
Intanto un attacco aereo israeliano su un veicolo nel centro di Gaza ha ferito cinque persone domenica, tra cui un bambino che era in condizioni critiche. A dare questa informazione è stato l’ospedale Al-Awda, che ha ricevuto le vittime. L’esercito israeliano ha detto di aver sparato sul veicolo perché stava aggirando un posto di blocco mentre si dirigeva a nord in violazione dell’accordo di cessate il fuoco.
In una dichiarazione rilasciata prima della sua partenza di domenica verso gli Stati Uniti, Netanyahu ha dichiarato che incontrerà Trump per discutere “la vittoria su Hamas, il rilascio di tutti i nostri ostaggi e il trattamento dell’asse del terrore iraniano in tutte le sue componenti”, riferendosi all’alleanza iraniana di gruppi militanti in tutta la regione, tra cui Hamas.
Il premier israeliano ha ribadito che una sinergia con gli Stati Uniti permetterebbe di “rafforzare la sicurezza, ampliare il cerchio della pace e raggiungere una notevole era di pace attraverso la forza”. La guerra è iniziata quando migliaia di militanti guidati da Hamas hanno fatto irruzione nel sud di Israele il 7 ottobre 2023, uccidendo circa 1200 persone, per lo più civili, e prendendo in ostaggio circa 250 persone. Oltre 100 ostaggi sono stati liberati durante una settimana di cessate il fuoco nel novembre 2023, otto sono stati salvati vivi e decine di corpi sono stati recuperati dalle forze israeliane.
Secondo le autorità sanitarie la guerra in Israele ha ucciso oltre 47mila palestinesi, più della metà erano donne e bambini. Il conflitto ha lasciato in rovina gran parte di diverse città e ha sfollato circa il 90% della popolazione di Gaza, che conta 2,3 milioni di abitanti. Nella prima fase dell’accordo di cessate il fuoco, Hamas rilascerà un totale di 33 ostaggi, otto dei quali, secondo Hamas, sono morti, in cambio di quasi 2000 prigionieri palestinesi. Le forze israeliane si sono ritirate dalla maggior parte delle aree e hanno permesso a centinaia di migliaia di palestinesi di tornare nella devastata Gaza settentrionale.
Nel caso in cui gli Stati Uniti, il Qatar e l’Egitto non saranno in grado di mediare un accordo tra Israele e Hamas in questa settimana, la guerra potrebbe riprendere all’inizio di marzo. L’inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si è unito ai negoziati per il cessate il fuoco nelle ultime settimane di gennaio e ha contribuito a spingere l’accordo oltre il traguardo, incontrando Netanyahu in Israele la scorsa settimana.
Durante il suo primo mandato, Trump ha mediato accordi di normalizzazione tra Israele e quattro paesi arabi, meglio conosciuti come “Accordi di Abramo”. In questa nuova fase il tycoon starebbe cercando un accordo più ampio e potenzialmente storico in cui Israele potrebbe rafforzare i legami con l’Arabia Saudita, che però ha dichiarato che avrebbe accettato un tale accordo solo nel caso in cui la guerra finisse e ci fosse un percorso credibile verso uno Stato palestinese a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme est, territori conquistati da Israele nella guerra del Medio Oriente del 1967.
Il governo di Netanyahu è contrario alla statualità palestinese, e un partner chiave, il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, ha minacciato di lasciare la coalizione di governo se la guerra non riprenderà il mese prossimo. Ciò aumenterebbe la probabilità di elezioni anticipate in cui Netanyahu potrebbe essere escluso.
Intanto per la visita di Netanyahu a Washington sono previste intense manifestazioni pro Palestina, così come accaduto lo scorso 25 luglio 2024, quando migliaia di persone si riunirono per esprimere il loro dissenso in merito alla visita del premier israeliano nella capitale degli Stati Uniti, che in quell’occasione venne invitato dall’amministrazione Biden per fare un discorso al Congresso.
Articolo precedenteFinanza cooperativa in Sicilia: a Catania crescita del 50% della compagine sociale di BCC Pachino
Prossimo articoloLo spettacolo diretto da Maria Vittoria Bellingeri al Teatro Fontana di Milano

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here