
WASHINGTON DC – Le ultime dichiarazioni del presidente Donald Trump in merito alla guerra in Ucraina hanno sconvolto la comunità internazionale. Secondo il tycoon la responsabilità del conflitto sarebbe da attribuire a Kiev. A queste osservazioni ha fatto seguito la replica del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui Trump, per via dei colloqui della sua amministrazione con i funzionari del Cremlino, sta vivendo in
uno “spazio di disinformazione” ad opera della Russia.
Mentre Washington e Mosca cercano di instaurare dei colloqui di pace, Keith Kellogg, inviato speciale di Trump, è arrivato a Kiev per un incontro con Zelensky e i funzionari ucraini, dopo che questi ultimi sono stati sostanzialmente esclusi dall’incontro tra i rappresentanti statunitensi e russi in Arabia Saudita per gettare le basi in merito ai negoziati di pace. Secondo Kellogg la visita di tre giorni servirà per valutare personalmente la situazione, ascoltare le preoccupazioni del Paese e riferire a Washington.
Kellogg è stato accolto dall’ambasciatrice americana in Ucraina Bridget Brink su un treno proveniente dalla Polonia e prima dell’incontro con Zelensky ha dichiarato che la sua priorità è quella di comprendere il punto di vista dell’Ucraina: “Parte della mia missione è sedermi, ascoltare e capire quali sono le vostre preoccupazioni, tornare negli Stati Uniti, parlare con il presidente Trump, il segretario Rubio e il nostro team, solo per assicurarmi che la situazione sia quella giusta”.
Sempre nella giornata di oggi, il presidente Emmanuel Macron terrà una videoconferenza sull’Ucraina con i leader di oltre 15 Paesi, per lo più europei, con “l’obiettivo di riunire tutti i partner interessati alla pace e alla sicurezza”. Già all’inizio di questa settimana diversi leader europei avevano tenuto una riunione di emergenza a Parigi, manifestando anche una forte preoccupazione e sostenendo di sentirsi emarginati dagli ultimi provvedimenti dell’amministrazione Trump.
A poco meno di una settimana dal quarto anniversario della guerra, iniziata il 24 febbraio del 2022, le dichiarazioni di Trump hanno irritato i funzionari ucraini. Nella medesima occasione il magnate ha anche suggerito che in Ucraina dovrebbero svolgersi le elezioni, rinviate fino ad adesso proprio a causa del conflitto. Zelensky ha replicato a tali affermazioni rivendicando gli aiuti militari ricevuti fino ad adesso dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.
Lo stesso Zelensky avrebbe dovuto prendere parte ai colloqui che si sono svolti in Arabia Saudita, ma successivamente ha annullato il suo viaggio, con diversi analisti che hanno interpretato tale scelta come un tentativo di negare la legittimità ai colloqui tra Stati Uniti e Russia. Il presidente ucraino ha sottolineato che il suo Paese non accetterà nessun accordo di pace concordato senza il suo coinvolgimento.