
WASHINGTON DC – Il presidente Donald Trump ha firmato dalla sua residenza a Mar-a-lago, in Florida, un ordine esecutivo che amplia l’accesso ai servizi di fecondazione in vitro. Secondo Trump “le lotte per l’infertilità possono rendere difficile il concepimento, trasformando quella che dovrebbe essere un’esperienza gioiosa in una lotta emotiva e finanziaria – ha affermato -. La mia amministrazione riconosce l’importanza della formazione della famiglia e come nazione la nostra politica pubblica deve facilitare la strada alle madri e ai padri amorevoli che desiderano avere figli”.
L’intento di Trump è quello di ridurre i costi di accesso alla procedura, che allo stato attuale possono variare tra i 12mila e i 25mila dollari. Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani sono 85mila i bambini che nel 2021 sono nati grazie alla fecondazione in vitro. La Casa Bianca in una nota ha riportato che solamente un quarto dei datori di lavoro copre la fecondazione in vitro in favore dei dipendenti.
Nel corso della campagna elettorale il tycoon aveva espresso la volontà di far coprire al governo i costi della fecondazione in vitro in favore di “tutti gli americani che ne avessero bisogno”. La firma dell’ordine esecutivo di Trump arriva in un contesto molto controverso sulla questione nel territorio statunitense. Un anno fa il trattamento è stato incluso nel dibattito legato ai diritti riproduttivi dopo che la Corte Suprema dell’Alabama ha stabilito che gli embrioni congelati creati tramite fecondazione in vitro per la legge statale erano dei bambini. Questa decisione ha portato ad una serie di controversie legali in grado di bloccare temporaneamente il procedimento, fino a quando il governatore Kay Ivey non ha firmato una legge con l’obiettivo di preservare la disponibilità della fecondazione in vitro in tutto lo Stato.
La questione ha generato numerose divisioni anche all’interno del partito repubblicano. Diversi esponenti hanno fatto fatica a conciliare la loro dichiarata convinzione che la vita inizia al concepimento con il fatto che gli embrioni in eccesso creati tramite fecondazione in vitro vengono spesso scartati. Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, l’ordinanza di Trump “indirizza le raccomandazioni politiche per proteggere l’accesso alla fecondazione in vitro e ridurre drasticamente i costi diretti e del piano sanitario per tali trattamenti”.
Trump ha annunciato il provvedimento direttamente dalla sua residenza in Florida e per l’occasione ha anche firmato un ulteriore ordine esecutivo e un memorandum presidenziale. Il secondo ordine esecutivo delinea le funzioni di supervisione dell’Office of Managment and Budget, mentre il memorandum riguarda l’annuncio di maggiore trasparenza da parte del Governo in merito “agli sprechi, alle frodi e agli abusi” riscontrati mentre il Dipartimento per l’efficienza governativa, supervisionato da Elon Musk, si sta muovendo per tagliare la spesa pubblica.