Dal prossimo primo gennaio l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa inizierà il ritiro dei 200 osservatori inviati al confine fra Georgia e Ossezia del Sud. La decisione segue il rifiuto russo all’estensione ‘tecnica’ trimestrale della missione proposta dall’Osce per monitorare il cessate il fuoco e favorire un accordo di pace. Per la Georgia, dietro il rifiuto dei russi vi è la paura che vengano scoperti crimini di guerra.