Appelli dall’Ue e dal Comitato norvegese del Nobel per la liberazione di Aung San Suu Kyi. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Durao Barroso, ha espresso “profondo rammarico” per l’arresto della leader dell’opposizione birmana e ha affermato che “anziché finire in carcere, avrebbe dovuto essere liberata dagli arresti
domiciliari”. Barroso ha invitato la giunta militare del Myanmar a valutare “le ripercussioni sulla riconciliazione
nazionale” dell’incarcerazione di Suu Kyi e di altri esponenti dell’opposizione.