La Cina conferma ufficialmente di aver arrestato un top manager austrialiano e altri tre addetti del colosso minerario Rio Tinto con l’accusa di spionaggio. Sidney smentisce che i fermi siano legati agli scontri fra i due Paesi sui negoziati commerciali. Il portavoce del ministero degli Esteri ha ribadito che “le autorità hanno prove sufficienti per dimostrare che hanno rubato segreti di Stato causando gravi danni agli interessi economici e alla sicurezza della Cina”.