Obama: attacchi da destra e sinistra

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Washington – “Chi vuole essere il prossimo a mettersi a strillare?” Ecco cosa ha detto Barney Frank, deputato liberal del Massachusetts in un town hall di qualche settimana fa, un incontro aperto al pubblico per discutere la riforma sanitaria.
Frank è uno dei pochi politici in questi town hall meetings che ha colto l’impossibilità di comunicare con alcuni di questi scalmanati.  Alcuni si presentano agli incontri solo per protestare senza nessun’idea del soggetto. Non pochi hanno dimostrato la loro ovvia mancanza di conoscenza come per esempio una signora che non voleva il governo intromesso nella sanità insistendo però che nessuno le toccasse il Medicare. È difficile capire come la signora non capiva che Medicare era, infatti, un programma governativo.
Frank ha anche continuato dicendo che cercare di fare un dialogo con una delle presenti è “come parlare con un tavolo”. Il parlamentare ha anche attaccato un altro presente dicendogli che il suggerimento del presidente Obama come  Hitler consiste di un atto completamente fuoriposto che non merita commenti.
Altri politici non hanno avuto il coraggio di Frank. Hanno cercato di usare la diplomazia ed in ciò si sono sbagliati perché così facendo hanno legittimato quel tipo di comportamento che è inaccettabile in un dialogo democratico. Il senatore Arlen Specter, per esempio, in un town hall meeting in Pennsylvania, ha accettato, senza protestare, le accuse verbali di uno scalmanato. In un certo senso, la mancata reazione di Specter suggeriva che l’accusatore aveva ragione.
La stampa ha ovviamente infuocato queste forti reazioni di piccole minoranze suggerendo che vi è molta opposizione alla riforma sanitaria. In alcuni casi la stampa, specialmente la televisione, ha persino “celebrato” quei pochi individui che si sono presentati ad alcuni town hall con armi da fuoco. Alcuni sono stati anche intervistati da giornalisti televisivi. Poco è emerso da queste interviste eccetto il fatto che se uno vuole andare in televisione basta presentarsi a un town hall meeting con un mitra.
La pubblicità offerta dalla stampa, specialmente quella televisiva, a queste scene di proteste irruenti suggerirebbe che molti sono contrari alla riforma sanitaria. Nonostante si tratti di una minoranza molto vocale specialmente di persone che non approverebbero nessuna iniziativa di Obama, i sondaggi dimostrano che il presidente stia perdendo terreno. Il 52 per cento degli americani adesso approva l’operato di Obama comparato al 61per cento di un mese fa secondo un sondaggio dell’agenzia Gallup. Un altro sondaggio recente della NBC/Wall Street Journal rivela anche che il 47 per cento degli americani è contrario alla riforma sanitaria.
Obama in sostanza sta spendendo il suo “capitale” politico per mettere a posto la situazione critica della sanità. Il problema per lui è che non solo deve difendersi dagli attacchi della destra ma anche da quelli della sinistra. L’appoggio della sinistra al presidente è anch’esso diminuito dal 94 all’83 per cento.
Ciò si spiega principalmente con le incertezze di Obama sull’opzione pubblica della sanità. L’estrema sinistra preferirebbe un sistema sanitario single-payer in cui le assicurazioni private sarebbero tagliate fuori come avviene in grande misura in Canada ed in molti altri paesi industrializzati.
Obama sa che quest’idea sarebbe troppo radicale per gli americani ed ha offerto il compromesso dell’opzione pubblica che sarebbe un passo avanti verso il sistema single payer. L’opzione pubblica è però inaccettabile alla destra perché creerebbe concorrenza alle assicurazioni private. Come si sa, queste aziende guadagnano attualmente un sacco di quattrini e sono le alleate naturali del Partito Repubblicano.
Obama si trova dunque attaccato sia dalla destra che vuole l’inerzia e dalla sinistra che vorrebbe il sistema single-payer.
Ciononostante il presidente ha ancora abbastanza capitale politico per implementare il suo programma di moderato. Se l’economia continua a mostrare segni di ripresa Obama si conquisterà ulteriore capitale politico additando allo stimolo come ragione del miglioramento. In questo momento Obama ha però bisogno di alleati politici come Frank il quale grida più forte della gente che non sa nemmeno che Medicare funziona ed è un programma  del governo.

Domenico Maceri (dmaceri@gmail.com)

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