Afghanistan: a famiglie caduti risarcimento 10 volte stipendio

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Kabul – Le famiglie dei 6 militari italiani uccisi a Kabul hanno diritto a un risarcimento pari a 10 volte lo stipendio di un anno degli stessi soldati; un primo anticipo  di 100 mila euro ciascuno è già stato erogato dalla compagnia assicurativa (la Cattolica Assicurazioni) e sarà sui rispettivi conti correnti lunedì prossimo. Gli 8.500 militari italiani impegnati nelle 29 missioni all’estero sono infatti coperti da una polizza che il ministero della Difesa ha stipulato un paio di anni fa con la Cattolica Assicurazioni. I risarcimenti arrivano al massimo (10 volte lo stipendio annuale, appunto) nel tragico caso della morte in servizio, mentre ai feriti spettano indennizzi proporzionali al grado di invalidità. “Vista la tragica delicatezza della situazione, abbiamo dato disposizioni perché il risarcimento, non marginale come importo, sia erogato nei tempi più rapidi possibili – ha spiegato all’Agi il direttore generale della compagnia, Marco Cardinaletti -. Siamo già in contatto con il ministero che ci deve fornire i dati esatti sui salari dei sottufficiali e ufficiali uccisi, per conoscere l’esatto corrispettivo da versare alle famiglie”. Lo stipendio base di un sottufficiale si aggira attorno ai 30 mila euro lordi all’anno, a cui si aggiunge un’indennità di missione che può arrivare circa a triplicare il salario mensile.

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