L’opposizione del Partito Repubblicano alla riforma sulla sanità approvata dal Senato non è altro che “pura ipocrisia” . Ecco cosa ha scritto in un articolo sulla rivista Forbes Bruce Bartlett, ex funzionario dell’amministrazione di Ronald Reagan e George Bush padre.
Batrlett dà come esempio il programma delle medicine per gli anziani approvato dall’amministrazione di George Bush figlio nel 2003. Questa legge ha creato il Medicare Part D ma in realtà viene gestito da aziende private. I benefici agli anziani sono stati limitati ma quelli delle compagnie di assicurazioni sono stati enormi.
La legge fu approvata principalmente con il supporto dei repubblicani i quali in quel caso non si preoccuparono affatto del deficit. Come ha spiegato Orrin Hatch, senatore repubblicano dello Stato dell’Utah, a quei tempi era “normale non pagare per le cose”. L’ingrandimento del deficit fu enorme ma ai repubblicani disturba il deficit quando i programmi vengono creati dal partito avversario.
Lo si è visto con la nuova legge sulla riforma della sanità approvata recentemente dal Senato con voti esclusivamente democratici e opposta all’unanimità dal Grand Old Party (GOP).
La più grande obiezione dei repubblicani è il deficit che secondo loro danneggerebbe i nostri figli che eventualmente dovrebbero assumersi le spese.
Poco importa il fatto che il nonpartisan Congressional Budget Office ha dichiarato che la riforma dei democratici infatti ridurrebbe il deficit nei prossimi dieci anni.
I repubblicani si sono sempre autodefiniti il partito della responsabilità fiscale. In realtà quando sono al potere in un modo o nell’altro riescono ad aumentare il deficit. Lo fece Ronald Reagan. In tempi più recenti George Bush figlio fece approvare riduzioni alle tasse nel 2001 e nel 2003 che naturalmente aumentarono il deficit ed apportarono grossi benefici alla classe agiata.
Bush aveva ereditato un surplus dal suo predecessore Bill Clinton. Il presidente democratico aveva anche fatto crescere l’economia creando più di venti milioni di posti di lavoro. Persino Bartlett lo riconosce nel suo articolo di Forbes.
Bush però oltre alla riduzione delle tasse, che naturalmente ridussero le casse del tesoro, iniziò la guerra in Iraq con il pretesto delle distruzioni di armi massive. Il costo è stato astronomico ed ha ovviamente aumentato il deficit. Inoltre durante l’ultima parte della sua presidenza Bush investì saggiamente per risolvere la crisi di Wall Street aggiungendo però di nuovo al deficit.
Barack Obama ha anche lui aggiunto al deficit con il suo piano di stimolo all’economia con risultati fino ad ora inconclusivi. Ma i democratici hanno la reputazione di spendere e tassare e dunque di sprecare i soldi dei cittadini. In realtà questa reputazione si addice di più ai repubblicani i quali spendono e non tassano peggiorando il bilancio federale.
I repubblicani però sono stati molto efficaci a destabilizzare i programmi sociali con l’ingrandimento del deficit. Dato che non ci sono soldi, il governo non può risolvere i problemi e si lascia tutto all’iniziativa privata.
Il ruolo dei democratici quando sono al potere invece è di di fare le pulizie dei disastri economici del partito avversario per trovare i fondi e pagare per le soluzioni.
Sfortunatamente è molto difficile costruire soprattutto quando l’economia è in discesa. Attaccare e distruggere è molto più facile.
Per l’americano medio lo spauracchio del deficit influisce poco dato che le cifre che si buttano in aria non si possono tradurre in lingua comprensibile. La gente comune capisce se ci sono lavori e se la famiglia ha l’assicurazione medica necessaria. Ciononostante il semplice discorso sul deficit aggiunge un altro “tassello” alla retorica repubblicana sull’immeritata reputazione dei democratici come il partito di tassa e spendi e sprecone di risorse.
Olympia Snowe, la senatrice repubblicana del Maine, ha detto recentemente che non bisogna spolverizzare la storia cercando casi di ipocrisia. Per la Snowe è necessario guardare al presente. Si sbaglia.
La storia ci dice dove siamo stati e dove possiamo e dobbiamo andare. La storia ci dice che la creazione del Social Security e il Medicare sono programmi principalmente messi in pratica dal partito democratico ma con il supporto repubblicano. Adesso i democratici devono fare tutto da sé perché il Grand Old Party è divenuto il Grand Obstructionist Party (Partito di Grande Ostruzione).
Domenico Maceri