L’esercito thailandese ha minacciato di sparare sui manifestanti dieci giorni dopo la morte di 25 persone e il ferimento di altre 800 in un fallito tentativo di disperdere le dimostrazioni di piazza delle “camicie rosse“. Le forze armate hanno minacciato l’uso non solo di lacrimogeni e proiettili di gomma, ma di munizioni vere.