Più di 9300 voli cancellati, 20 milioni di fatturato “bruciati” e quasi un milione 300 mila passeggeri in meno, rimasti a terra per colpa della nuvola di cenere del vulcano islandese, hanno lasciato il segno nel sistema aeroportuale italiano. I dati di traffico relativi al
mese di aprile e al primo quadrimestre dell’anno – afferma Assoaeroporti – denunciano un vero e proprio stato di crisi.