Sempre più tesa la situazione nello Yemen. Le proteste di massa contro il presidente Ali Abdullah Saleh, spingono questi verso la resa. Nonostante la sua promessa di lasciare la politica nel 2012, il popolo continua a comunicare il proprio disappunto.
Un clima di protesta, che oltre a conseguenze politiche, porta anche quelle umanitarie. Amnesty International denuncia l’eccessivo uso della forza da parte della forze dell’ordine. Fulcro delle violenze, Sanaa ed Aden. Nella capitale, i maggiori scontri culminati con morti.
Saleh è al potere dal 1978, per dodici anni presidente dello Yemen del sud, dal 1990 dello Yemen unito. Il paese è il povero dell’Asia, con una disoccupazione giovanile al 15%.
Cronologicamente il terzo posto dopo Egitto e Marocco, che ha visto una grande rivolta popolare.
Matteo Melani