Ancora scontri nello Yemen. Zinjiba , il centro delle violenze con un bilancio aggiornato di trenta morti e incidenti anche a Taiz.
Dopo le feste di ieri per il temporaneo allontanamento di Saleh, riprendono le lotte. Negli ultimi giorni oltre a oppositori e sostenitori, hanno preso parte anche i capi tribù locali. Questi difendono i manifestani, ogni giorno in piazza a chiedere il ritiro del presidente. Domenica quindici morti ad Abyan, città meridionale del paese. Il sud è anche una zona di forte presenza di Al-Qaeda.
Ricordiamo che Ali Abdullah Saleh è al potere dal 1990. Da quattro mesi è diventato oggetto di critiche nelle manifestazioni di massa, spesso finite con vittime e feriti. Venerdì scorso è rimasto contuso in un attacco al suo palazzo, quindi si è mosso in Arabia Saudita per cure. Intanto la questione yemenita preoccupa la comunità internazionale. Secondo il segretario di stato americano Hillary Clinton, serve “una transizione pacifica e ordinata”.