Più di mille persone sono scappate dalla Turchia, per rifugiarsi in Turchia. Una notizia che viene confermata dall’Alta commissione per i rifugiati Onu, secondo cui sarebbero previsti altri arrivi.
Negli ultimi periodi la Siria è luogo di rivolte, con manifestazioni di massa contro il regime. Una situazione simile a quella dello Yemen, Algeria e Marocco. Circa ogni giorno dimostranti di tutte le categorie sociali vengono arrestati, picchiati o uccisi. Per associazioni di diritti umani, dall’inizio della rivoluzione di febbraio ad oggi, le vittime delle proteste ammontano a mille. Intanto la tv Al-Jazeera ha trasmesso un video di un ragazzo di quindici anni, arrestato insieme ad un amico, torturato e ucciso.
Dal canto suo il presidente Bashar al-Assad non intende fare passi indietro. Dopo le sanzioni della Ue , e la volontà della Nato di aprire una risoluzione, non si registrano atti per una transizione. “A questo punto la Turchia non chiuderà le porte ai rifugiati” dichiara il primo ministro turco Tayyip Erdogan. Anche il Papa ha dichiarato che serve “dialogo e rispetto dei diritti umani”.