Nuovo colpo per il governo giapponese. Il ministro per la ricostruzione Ryu Matsumoto, rassegna le dimissioni.
Dopo una sola settimana di incarico, Matsumoto lascia la poltrona. Causa di questa scelta, un commento polemico riguardo la ristrutturazione delle aree colpite dallo tsunami. “Finché non ci saranno progetti il governo non finanzierà” aveva detto l’ex ministro, pensando di non essere registrato. A questo discorso, molte le critiche sia dell’opposizione che della maggioranza. Oggi questa decisione. “Vorrei chiedere scusa per aver offeso le persone danneggiate dal sisma” dice Ryu Matsumoto in conferenza stampa. “Sono vicino a chi sta pagando il disastro. Avrei molte cose da dire-conclude il politico- ma per ora mi fermo qui”.
Una batosta per un governo già scosso. Naoto Kan, premier giapponese e leader del Partito democratico, è ormai crollato nei sondaggi. Nonostante la strage di Fukushima, il ministro per l’industria ha assicurato che l’energia nucleare resta un pilastro per il paese. Intanto i morti e dispersi ammontano a più di ventimila.