Tredici morti e ottantasei feriti. Questo il tragico bilancio del terremoto a Ferghana, al confine tra Uzbekistan e Kyrgyzstan. Sono l’una e trentuno ora locale, quando un sisma di magnitudo 6.1 si abbatte sulla città.
L’Istituto americano di geofisica dichiara che l’epicentro si trova a circa diciotto chilometri a sud. “ Dalle informazioni ricevute, le vittime ammontano a tredici” dice il ministro degli interni uzbeco. Fra le aree più popolose dell’Asia centrale, la valle di Ferghana confina con Afghanistan, Russia e Cina. Dalle prime testimonianze, il terremoto è durato circa tre minuti.
Per ora si parla di danni a edifici e distruzione di quelli più vecchi. “La scossa è stata forte, è’chiaro che ci sono rovine” spiega Kanat Abdrakhmatov sismologo. Il premier del Kyrgyzstan Islam Karimov, ha ordinato un’ispezione sul luogo dei fatti.