Diciassette morti e trentasette feriti. Questo il tragico bilancio dei due attentati a Tarin Kowt, in Afghanistan. Entrambi compiuti da kamikaze.
Questa mattina sette insorti si sono diretti agli uffici governativi della città con armi e bombe. Dalle prime testimonianze, sembra che la violenza sia iniziata dopo lo scoppio delle due bombe. “Non ho fatto in tempo a chiudere il mio negozio, che ho visto due morti e gente con sangue” dice un commerciante. I residenti dichiarano uno stato di guerriglia da entrambe le parti.
Questo evento, non è il primo negli ultimi tempi. Già due settimane fa il fratello del presidente afghano Hamid Karzai, è rimasto ucciso in un agguato a Kandahar. La settimana scorsa è morto il militare David Tubini, in un attacco. Le truppe Nato sono nel paese dal 2001, e l’Italia conta quarantuno vittime. Intanto i talebani rivendicano l’azione di oggi. La Nato spiega che incrementerà le sue risorse aeree, per debellare gli insorti.