Una Brexit ordinata, calma, senza scossoni.
Ad auspicarla è stata stamanui la premier britannica May a Bruxelles per il vertice Ue. Tuttavia un rapporto riservato di Sir Rogers, ambasciatore UK in Ue, ai ministri del gabinetto May, delinea un altro scenario: i due anni di negoziati successivi all’attivazione dell’articolo 50 potrebbero non essere sufficienti per un accordo commerciale con la Ue e quindi il tempo ipotizzato è di 10 anni per un accordo di libero scambio con tutti i Paesi Ue.
Inanto in una lettera del presidente del Parlamento europeo Schulz rivolta al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, il tedesco scrive che: “Se il Parlamento Ue dovesse essere messo in una posizione secondaria nel processo di negoziato sulla Brexit ci saranno conseguenze gravi”.
Schulz si dice anche sorpreso dalla bozza delle conclusioni del Consiglio Ue, e aggiunge: “E’ ragionevole includere i rappresentanti dei cittadini Ue quando si affronta una sfida come i negoziati sulla Brexit, il Parlamento non è un ostacolo ma un partner alla pari”.