Libia, decisi fondi per i ribelli

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Fra le decisioni del Gruppo di contatto, anche un fondo per i ribelli. Un fatto che trova favorevoli e contrari.

Ieri al vertice romano alla presenza dei paesi Nato, si è discusso della bontà della missione in Libia. Da ricordare l’incontro fra il segretario di stato americano Hillary Clinton, e gli uomini delle istituzioni come il ministro Franco Frattini, il premier Silvio Berlusconi e il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Negli ultimi periodi, molti gli eventi che hanno acceso il dibattito. Alla coalizione si è aggiunta anche l’Italia, sabato scorso l’uccisione di un figlio del Colonnello e lunedì la morte di Bin Laden.

Convinto della scelta di destinare soldi ai ribelli il Ministro degli esteri inglese William Hague. “Queste risorse, serviranno per le esigenze basilari” dichiara. “Nell’est del paese-conclude Hague- hanno bisogno di educare la gente, e al momento non hanno abbastanza patrimonio”. Sulla stesa linea, Frattini e la Clinton. Fra gli scettici il vice ministro degli Esteri di Tripoli, Khaled Kaim.

Intanto la Francia espelle quattordici diplomatici, rei di avere violato la risoluzione Onu.

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