Inizia da questo incontro, un dialogo con il Prof.Giovanni Serra, già primario del reparto di Neonatologia dell’Ospedale Gaslini di Genova.
Ricordiamo i fabbisogni di un piccino, dai primi momenti: embrione, feto, neonato.
Grande importanza va all’alimentazione della gravida, alle abitudini di vita, allo stato di salute precedente la gravidanza e durante, a controlli ecografici e analisi.
Se l’alimentazione è corretta, è bene, semplicemente, evitare zuccheri, dolci, sale, the, cioccolato, alcool e digiuni prolungati ,oltre a cibi preconfezionati, fumo e droghe.
In genere si effettuano molti esami ecografici, ma ne bastano tre, nel primo, secondo e terzo trimestre.
La nascita di un bimbo rappresenta l’estensione del ciclo vitale famigliare.
Quando non esistono problematiche dai controlli effettuati in gravidanza, è bene che la madre partorisca alla Casa del Parto, ubicata molto vicina al Centro tradizionale Nascite.
E’ auspicabile la presenza del padre al parto al fine di un miglior equilibrio nella nuova famiglia.
Alcuni segni, alla nascita, generano dubbi nei genitori: è normale uno strato di vernice caseosa sulla pelle, così come l’eritema della cute o qualche escrescenza, lanuggine e desquamazione.
L’apposizione del bimbo alla nascita, sulla pelle della mamma, favorisce allattamento e rapporto.
Il Rooming in, cioè la continua vicinanza mamma neonato in camera, è fondamentale e non avvia vizi nel neonato. Quando sarà più grande sarà necessario usare regole fondamentali.
L’allattamento al seno è un fatto determinante, che dona serenità al piccolo.
Ricordiamo che i vantaggi del latte materno sono molteplici: fornisce tutti i nutrienti, protegge da infezioni, aiuta lo sviluppo degli organi, riduce le malattie croniche future.
Per la tranquillità della mamma, si ricorda che tutto è normale quando il neonato bagna cinque o sei volte al giorno, muove labbra e mascelle quando mangia, è soddisfatto a fine poppata e cresce 150 – 200 gr. a settimana.
E’ bene creare un ambiente silenzioso e non inquinato e iniziare le uscite in zone verdi, gradualmente, evitando il vento e gli sbalzi di altitudine.
Luisa Costa