Gli scienziati del britannico Institute of Cancer Research hanno scoperto come le cellule cancerose siano in grado di “muoversi” trasformandosi in tumori, offrendo importanti spunti per la messa a punto di nuovi farmaci per prevenirne la diffusione.
Una notizia che secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non deve rimanere circoscritta al ristretto mondo della scienza, ma dev’essere conosciuta anche dai profani, affinché la ricerca stessa sia spronata nell’incessante studio per debellare questa grande piaga che incombe sull’umanità.
I ricercatori sono convinti di aver identificato una proteina denominata “JAK” che aiuta le cellule tumorali generando la forza necessaria a muoversi.
Come è noto, infatti, quando il cancro si sviluppa, con il noto processo chiamato metastasi, diventa molto più difficile da trattare, tanto che si pensa che il 90% delle morti conseguenti a tumori si verifichi dopo il sorgere delle metastasi.
Gli scienziati dell’istituto di ricerca britannico, che hanno indagato sulle sostanze chimiche coinvolte nella migrazione cellulare nel melanoma – il famigerato cancro della pelle – sostengono che i processi venivano controllate dalla stessa sostanza chimica ossia la stessa molecola, chiamata “JAK”.
La molecola “JAK” non è un nome nuovo tra le molecole studiate come “colpevoli” nei processi legati allo svilupparsi tumori. La stessa proteina è stata già presa di mira dagli scienziati nella lotta alla leucemia, tant’è che sono già allo studio alcuni farmaci che sono già in fase di sviluppo.
Lo studio in questione ha rivelato che tali farmaci potrebbero anche arrestare la diffusione del cancro ed hanno pensato di effettuare già nei prossimi anni studi clinici per verificare se questi agenti potranno fermare la diffusione delle cellule tumorali nel corpo umano.
Secondo il dottor Lesley Walker, direttore del Cancer Research UK, quella in corso sarà una sfida gigantesca nel trattamento del cancro che servirà ad impedirne la diffusione in tutto il corpo e a mantenerlo a bada una volta già diffuso.
Lecce, 15 agosto 2011