Genova – Prevenzione è quanto ogni persona dovrebbe attuare con cadenza periodica per la salute nel suo insieme.
Recentemente la LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), con la presenza di ottimi relatori quali i Dottori Friedman, Imperiale, Santi, Depaoli, Gandolfo e Vecchi ha riesaminato e riproposto, in un incontro con il pubblico, quanto si possa fare contro il tumore al seno.
E la Dottoressa Francesca Depaoli, senologa, precisa alcuni punti riconfermati in Conferenza:per tutte le donne,si usano le strategie preventive,che si suddividono in: primaria, con obiettivo di individuare e rimuovere le cause delle malattie; secondaria, con obiettivo di ottenere una diagnosi precoce per eventuali forme iniziali prive di sintomi; terziaria relativa alla cura del malato.
L’importanza della prevenzione non riguarda solamente il controllo medico, ma riserva molta attenzione allo stile di vita e all’alimentazione.
Riguardo i fattori di rischio,esiste una distinzione tra non modificabili e modificabili. Sono considerati non modificabili: età, arco riproduttivo, familiarità, pregresse neoplasie, alcune mutazioni dei geni specifici (BRCA 1 e BRCA 2).
Invece fattori di rischio modificabili si considerano: terapia ormonale sostitutiva e uso di ormoni in generale, obesità, scarsa attività fisica,scarso consumo di frutta e verdura fresche ogni giorno, alcol e fumo.
Poichè alcuni tumori possono però apparire senza fattori di rischio specifici e sono derivanti da cause sconosciute,la diagnosi precoce e cadenzata è importante .
La donna può osservare con attenzione alcuni segni o sintomi quali noduli, retrazione della pelle, arrossamenti, modificazione e secrezione del capezzolo, nodulo ascellare .
La visita senologica è la prima prevenzione che ognuna può considerare e,su indicazione,completare con mammografia e ecografia .
All’accertamento di specifiche patologie si attuano diverse appropriate cure con opzioni complementari e in integrazione tra loro: chirurgia, radioterapia, terapie mediche.
Tutto eseguito da un gruppo di specialisti: radiologo, chirurgo, anatomopatologo, oncologo, radioterapista, chirurgo plastico, psicologo.
Verrà quindi,scelta e attuata la strategia più efficace per la guarigione e la qualità di vita della persona in cura .
La biologa Dott.ssa Vecchi ha evidenziato la grande importanza della dieta, che dovrebbe comprendere cereali, preferibilmente di grano antico, legumi, poche proteine animali, pesce oltre frutta e verdura, qualche uovo, poca carne, limitando al massimo gli zuccheri .
Si può affermare che tante accortezze e attenzioni alla prevenzione negli ultimi anni, hanno ridotto del 40% le morti nel settore.
Luisa Costa