Genova – Chi può soccorrerci quando qualche patologia appare nella nostra vita?
Certo solo un bravo Medico e in ogni senso.
Ma attualmente c’è molta protesta da parte dei pazienti riguardo il contatto e il trattamento da parte dei medici.
Certo solo un bravo Medico e in ogni senso.
Ma attualmente c’è molta protesta da parte dei pazienti riguardo il contatto e il trattamento da parte dei medici.
Le lamentele più frequenti sarebbero:
a) poca preparazione
b) mancanza di umanità
c) superficialità
a) poca preparazione
b) mancanza di umanità
c) superficialità
d) l’essere trattati sia in ospedale che in contatto con il medico di base, con sufficienza, distrattamente, con poca cura.
C’è anche da considerare che il Servizio Sanitario è peggiorato in alcune applicazioni.
Il Censis dichiara che molti italiani sono costretti a rinunciare alle cure, perchè in difficoltà economica.
Esiste una stima di circa 12,2 milioni di persone, che quest’anno non hanno potuto curarsi. Altri si sono indebitati per sostenere le spese delle cure.
Certo qualche soluzione ci sarebbe,ma difficilmente approvata dai più .
In questo sconsolante panorama, emerge come una luce, la testimonianza di un
ottimo medico, che lavora con amore e scrupolo, nella diagostica dei suoi pazienti.
E’ importante ascoltare le sue affermazioni.
Il dottor Enrico Balleari afferma che oltre 40 anni fa, quando iniziò i suoi studi, coltivava l’entusiasmo nell’idea di riuscita e con diligenza, diagnosticare e curare malattie insidiose e ancora oggi, a volte fatali. Ricorda la gioia provata quando ancora studente, nella relazione settimanale di Reparto, suggerì una nuova possibilità terapeutica in un caso grave, studiata per un giorno intero su ricerche effettuate.
Egli, ancora afferma, che essere un buon medico, non significa essere solo un
bravo diagnosta, nè curare con terapie moderne ed efficaci, ma seguire la “Stella Polare” che ti dice di essere prossimo al paziente sofferente, anche se non grave, ma sempre bisognoso di accudimento morale e umano.
La professione medica è un privilegio, che comporta grande responsabilità.
E val bene ricordare che in questo “lavoro” dovrebbe dominare il concetto del “….nessun uomo è un’isola intero in sè stesso. Ogni uomo è parte dell’umanità ….“
E a fianco del dottore sopracitato,bisogna ricordare il giovane e grande chirurgo Alberto Serventi.
Ottimo chirurgo, già con larga esperienza, seppur giovane.
Persona sempre attenta al malato,impegnato nella ricerca nel suo campo e oltre e attento alle necessità del paziente.
Persona sempre attenta al malato,impegnato nella ricerca nel suo campo e oltre e attento alle necessità del paziente.
In tanti dobbiamo dirgli grazie di esserci.
Sì, devo dire …dobbiamo…p erchè è Il chirurgo che mi ha ‘preso al volo! Una sera con meno di un’ora di tempo per salvarmi e che mi sta permettendo di provare ancora tanto della vita.
Sono questi i validi professionisti della Sanità che dobbiamo cercare e di quelli come loro, dei quali,con riconoscenza e stima,possiamo dire di portarli nel cuore finchè avremo vita.
Luisa Costa