Biocarburanti di Seconda Generazione, piu’ svantaggi che benefici

Londra – I biocarburanti di prima generazione sono antiquati e quelli di seconda non sono ancora disponibili. Il miglioramento dei processi di conversione sara’ un fattore importante per quelle aree del mondo, come l’Unione Europea, che vogliono essere conformi al mandato di un consumo del 10 per cento entro il 2020. I biocarburanti di terza e quarta generazione sono ancora in stato embrionale. Di conseguenza, si stima che l’Europa non raggiungera’ l’obiettivo del 5.75 per cento entro il 2010, ma si fermera’ al 5 per cento.

Bisogna anche sottolineare la crescente preoccupazione dei consumatori per la crescita dei prezzi del comparto alimentare, visto l’aumento della domanda alternativa per la produzione di biocarburanti. Questo problema sta influenzando negativamente la vendita di veicoli alimentati a biocarburanti.

“Anche se la ragione comune e primaria nella promozione dei biocarburanti e’ legata alla riduzione della dipendenza dei combustibili fossili, esistono delle discrepanze a livello regionale in strategie e prezzi. Questo ha portato alla creazione di uno scenario globale per i biocarburanti che e’ molto complesso – sottolinea il research manager di Frost & Sullivan Kaushik Madhavan -. Da un lato, ci sono Paesi come il Brasile e la Svezia che hanno assunto una linea dura tesa ad un rapido sviluppo dei biocarburanti con leggi imposte sia sui produttori di autoveicoli sia sulle compagnie petrolifere. Dall’altro lato, ci sono Paesi che hanno messo a punto una serie di leggi a fasi; cio’ permette di affrontare le preoccupazioni per quel che riguarda le scorte alimentari e le paure dei consumatori di trovarsi un giorno costretti a dover scegliere fra scorte alimentari e biocarburanti”.

Lo svantaggio dei costi di produzione dei biocarburanti supera di gran lunga i vantaggi che possono derivarne da un suo uso. Questo scenario non cambiera’ significativamente fino al 2015, anche nell’eventualita’ che i biocarburanti di seconda generazione entrino il mercato. I problemi legati alla garanzia auto sono anche responsabili di queste basse prospettive per il mercato. Le case automobilistiche non possono offrire, infatti, alcuna garanzia nel caso dell’utilizzo di biocarburanti ad alta volatilita’, anche a causa dell’assenza di un regime regolamentato e di linee guida per la certificazione e standardizzazione nel testing degli autoveicoli.

Variazioni e regolamentazioni di tipo regionale nella certificazione dei biocarburanti hanno creato differenze qualitative nel prodotto. Le case autonmobilistiche sono, infatti, preoccupate della qualita’ del prodotto proveniente dal Sud Est asiatico. Una certificazione a livello globale sara’, quindi, necessaria per assicurare la compatibilita’ intraregionale.

“Sussidi all’agricoltura tradizionale da parte dei governi nazionali saranno necessari se gli agricoltori preferiranno la produzione di biocarburanti – commenta Madhavan -. Paesi come la Svezia, ad alto consumo di biocarburanti, importano grandi quantita’ di scorte da Paesi come il Brasile, causando quindi una crescita dei prezzi dei generi alimentari. Inoltre, immense foreste sono state abbattute in Malesia da agricoltori in cerca di guagagni facili esportando biocarburanti in Europa”.

Gli schemi a livello europeo permettono il finanziamento della ricerca nei biocarburanti soltanto in maniera limitata. Il coinvolgimento di universita’ e societa’ di ricerca privata in collaborazione con le cause automobilistiche e le compagnie petrolifere promuovera’ un piu’ sensato sviluppo nei processi di conversione di seconda generazione.

“I biocarburanti di seconda generazione avranno successo commerciale solo se il prezzo di estrazione dei biocarburanti sara’ minore o eguale a quello della produzione dei carburanti fossili – conclude Madhavan -. Consorzi e partnership tra le compagnie petrolifere, le case automobilistiche, le universita’ e le societa’ finanziarie portera’ ad una maggior consenso nella creazione dei processi di conversione e alla fattibilita’ economica nella produzione della seconda generazione di biocarburanti”.

Lo studio Executive Report on Assessment of the Global Biofuels Market and Implications to Europe fa parte del programma Automotive & Transportation Growth Partnership Service, che include inoltre ricerche nei seguenti mercati: Strategic Review of Global Biofuels Market for Automotive Applications, Strategic Analysis of the European Market for HCCI Technologies, Strategic Assessment of the ACEA Agreement and its Implications on European OEMs, Strategic Assessment of Euro 5 and Euro 6 Limits for Passenger Vehicles, SWOT Analysis of Key Engine Emission Control Technologies and Strategic Analysis of in-car Green Technologies. Tutti i servizi di ricerca inclusi negli abbonamenti offrono dettagliate opportunita’ di mercato e tendenze d’industria che sono state attentamente valutate sulla base di estesi colloqui con gli operatori di mercato.

Per coloro che fossero interessati a un’analisi approfondita del mercato dei biocarburanti (biofuel) si prega di inviare una mail a Chiara Carella, Corporate Communications al seguente indirizzo chiara.carella@frost.com

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