Documentazione, terminologia e scienze dell’informazione

0
1361

Studiosi italiani e stranieri di documentazione si danno appuntamento a Roma, venerdì 12 giugno, presso la Sala Marconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, piazzale Aldo Moro 7, al convegno “Documentazione, terminologia e scienze dell’informazione” organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), dall’Università della Calabria e dall’Associazione italiana di Documentazione avanzata (Aida).
“È l’occasione”, spiega Paolo De Gasperis, dirigente del Servizio per la gestione informatica dei documenti, dei flussi documentali e degli archivi del Cnr, “per fare il punto sull’evoluzione della materia, con particolare attenzione alle molteplici applicazioni che i risultati della ricerca possono offrire all’organizzazione delle strutture di lavoro, alla prassi amministrativa e alla valorizzazione della documentazione nella sua accezione – sancita dalla legge – di ‘bene culturale’”. Al riguardo sarà presentato il progetto di un manuale europeo per la valutazione e la selezione dei documenti, pubblicato dall’International Council of Archives, la cui trasposizione in italiano, sarà curata dal Laboratorio di Documentazione dell’Università della Calabria.
“Il problema centrale degli studi sulla documentazione”, afferma Roberto Guarasci, direttore del Laboratorio di documentazione dell’Università della Calabria, consiste “nell’individuare una possibile scienza di riferimento per le tecniche di documentazione, che dovrebbe comprendere criteri di obiettività e inter-soggettività, in modo da favorire una profonda contaminazione dei profili formativi e delle figure professionali che ne derivano. Proprio in questa ottica, si colloca la convenzione tra il Cnr ed il Cnipa, già operativa per definire le specifiche e realizzare un prototipo di applicativo software open-source per la classificazione automatica ed assistita dei testi”.
Ad aprire i lavori, il Presidente del Cnr, Luciano Maiani, insieme al Presidente dell’Aida, Piero Cavaleri, e, a seguire, Charlotte Dubray, direttrice del Mundaneum di Bruxelles, Istituto di ricerca documentale, ideato e realizzato da Paul Otlet che, insieme a Henri Lafontaine, realizzò la Classificazione Decimale Universale (Cdu), sistema che consente di classificare documenti di ogni genere e formato, che sarà ricordato con la proiezione in anteprima del film “L’Homme qui voulait classer le monde” di Francoise Levie.
Roma 10 giugno 2009

Articolo precedenteSacconi e Sartori incontrano la Consulta nazionale Anmil
Prossimo articolo“Cascinaestate Lunatica 2009”

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here