A cento anni dalla consegna del Nobel per la Fisica, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) apre eccezionalmente le sue porte durante il week-end per celebrare Guglielmo Marconi, inventore della radio, straordinario precursore delle moderne tecnologie senza fili nonché Presidente del Cnr dal 1929 al 1937, anno della sua morte. Gli eventi, a ingresso libero, si svolgeranno il 12 e 13 dicembre, dalle 9 alle 18 con ingresso in via dei Marrucini. La sede centrale dell’Ente costituirà lo sfondo di un percorso multimediale, storico ed interattivo, in cui sarà possibile ricreare alcuni curiosi esperimenti scientifici, ‘giocare’ con le onde radio e conoscere i diversi aspetti della vita di Marconi.
La mostra “Marconi, lo scienziato del futuro”, a cura dell’Ufficio promozione e sviluppo collaborazioni (Psc) del Cnr diretto da Manuela Arata, è una rievocazione attraverso alcune delle tappe più significative della storia della ricerca scientifica del ‘900, affidata a oggetti storici provenienti dal Museo della comunicazione ‘G. Pelagalli’ di Bologna e ad altri documenti, messi a disposizione dal Servizio gestione documentale e archivi del Cnr, che illustreranno il periodo in cui Marconi ricoprì la carica di Presidente: verbali manoscritti, corrispondenze con uomini di Stato e scienziati, carteggi per la costruzione dell’attuale sede, scritti e discorsi pubblicati su riviste scientifiche, giornali dell’epoca con commenti alla sua attività istituzionale e di scienziato.
L’invito del Cnr è anche quello di divertirsi con il Laboratorio interattivo, realizzato sempre dal Psc-Cnr. Sarà possibile eseguire esperimenti legati al mondo della fisica, tramite exhibit ‘hands-on’: ricreare un vero fulmine utilizzando le leggi dell’elettromagnetismo, osservare l’interazione tra campo elettrico e magnetico, lanciare segnali radio a distanza e scoprire le nuove applicazioni delle onde radio. I più curiosi potranno partecipare al ‘Marconi robot quiz’, ideato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc-Cnr) in collaborazione con l’università Federico II di Napoli: il giocatore dovrà individuare un oggetto nella sala e avvicinarlo con una bacchetta-antenna collegata via radio al robot Nxt. Per ogni risposta esatta, il robot avanzerà fino al traguardo.
Per entrambe le giornate è prevista l’apertura speciale della Biblioteca centrale del Cnr ‘G. Marconi’, la maggiore biblioteca scientifico-tecnica italiana, istituita nel 1927. “Abbiamo previsto una visita alla torre libraria”, illustra la direttrice Brunella Sebastiani, “un percorso guidato dove saranno esposti documenti, periodici e monografie d’epoca e, per gentile concessione della Discoteca di Stato, si potrà ascoltare dalla stessa voce di Marconi il racconto originale della prima trasmissione a grande distanza del 12 dicembre 1901”. A dar luce all’esposizione, un’installazione ideata dall’artista rumeno Geo Florenti tramite un sistema a risparmio energetico che utilizza celle fotovoltaiche riciclando luce già emessa, coniugando così creazione artistica e tecnologia.
Altro evento in programma, a cura del consorzio Pnra-Programma nazionale di ricerche in Antartide (12 e 13 dicembre, dalle 11 alle 13), il collegamento con la stazione italo-francese ‘Concordia’ in Antartide. “Sarà possibile colloquiare con i tecnici della base attraverso un palmare Uhf, connesso a un ponte radio amatoriale collegato alla rete Internet, a sua volta disponibile grazie a un canale satellitare”, dice Marco Maggiore, Capo spedizione Concordia.
Nel corso dell’incontro “Remembering Marconi” (13 dicembre ore 16) la figlia Elettra ricorderà la figura e l’opera del padre insieme al Presidente del Cnr, Luciano Maiani, e a Raffaella Simili, storica della scienza dell’università di Bologna, Giovanni Pelagalli, direttore del Museo della comunicazione, Alido Brinzaglia, vice direttore tecnico della Radio Vaticana. “Evidenzieremo in particolare la sua tenacia e la sua genialità”, sottolinea Giovanni Filocamo del Psc-Cnr e curatore scientifico dell’evento marconiano. “Sia come scienziato, per le sue scoperte e le sue esperienze, sia come imprenditore, per la capacità di trasformare le sue ricerche in tecnologia applicata, migliorando la qualità della vita di noi tutti”.
“Le onde hertziane erano ben note ai fisici alla fine dell’800, ma solo Marconi intuì la possibilità di usarle per trasmettere messaggi da un capo all’altro della Terra, scavalcando montagne e oceani”, ricorda il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Nella storia della scienza non sono molte le figure di studiosi che, dopo aver realizzato la propria invenzione, ne abbiano condotto i successivi sviluppi, come ha fatto Marconi viaggiando instancabilmente da un oceano all’altro. Alla sua figura di grande scienziato e abile imprenditore va infine associata quella di manager della scienza. Nel corso della sua lunga presidenza, dal 1927 al 1937”, conclude Maiani, “Marconi ha fatto del Cnr uno strumento moderno, capace di coniugare ricerca, innovazione e mondo delle imprese. La stessa sfida del Cnr di oggi, strumento fondamentale per l’innovazione e il progresso del Paese”.