L’idea è venuta a Loris Marini, web designer e appassionato di cucina che ha trovato nei ragazzi dell’Ardito Borgo, da sempre attenti alla valorizzazione delle tradizioni una buona “spalla” per promuovere quella che si presenta come una buona idea commerciale.
Nell’intento di recuperare e far conoscere i piatti tradizionali per affermare un’identità culturale che riesca a coniugare la comprensione delle proprie radici, impedendone l’oblio, al piacere del gusto, è stata realizzata questa Appstore che non è peregrino pensare possa stimolare un nuovo “business” capace di sviluppare e promuovere reciprocamente la ristorazione e alcuni usi del web.
Interessante, per esempio, oltrechè innovativo, l’abbinamento alla presentazione della ricetta, con le immagini che gli users periodicamente sono chiamati a inserire e variare (anche per un discorso di stimolazione e coinvolgimento dell’utente), della storia del piatto inserita in un contesto di riscoperta del passato bustocco oltrechè delle risorse autoctone del territorio, come ci ha meglio spiegato il Consigliere Comunale Lattuada.
La serata è terminata con un apprezzatissimo piatto di polenta e bruscitt, macinato cucinato per l’occasione al fuoco della stufa a legna, per tutti i partecipanti.
Qualche contestazione prima dell’evento era stata effettuata da chi ha voluto vedere, forse con qualche malizia e con poca lungimiranza, l’evento come emanazione di un’area politica, a sottolineare che purtroppo spesso in Italia l’iniziativa di pochi e l’inventiva viene afflitta da vacue discussioni partigiane che poco guardano alla sostanza e allo sviluppo e troppo al protagonismo.
Francesca Caricato