C’è una generazione, un po’ dimenticata, che si perde nei reparti oncologici del Paese. Né bambini né adulti: è la generazione Aya, adolescenti e giovani fra i 16 e i 39 anni in lotta contro il cancro. In questa “terra di nessuno, la prognosi risulta peggiore” rispetto ai pazienti pediatrici e agli ‘over’.