Juventus, espulsione di Ronaldo calcolata in partenza? Lacrime di coccodrillo per il portoghese che sarà impegnato con l’apertura del suo primo ristorante a Londra

Una scelta presa prima di giocare e forse anche concordata per il primo investimento del portoghese in campo gastronomico

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Tutti i tifosi juventini sono rimasti amareggiati per l’espulsione di Cristiano Ronaldo durante il match di Champions League, ma dall’Inghilterra sono giunte voci sul fatto che l’espulsione del portoghese possa essere stata calcolata in partenza per via dei diversi impegni che vedranno il portoghese aprire il suo nuovo locale a Londra. Ovviamente non ci sono delle vere certezze a riguardo, anche se le coincidenze sono davvero curiose.

Sarà il primo ristorante di Ronaldo e proprio per questo l’impegno e la presenza del giocatore saranno importanti quanto il contributo economico che sta offrendo per questo importante progetto, a cui hanno partecipato anche Rafael Nadal ed Enrique Iglesias. Il ristorante si chiama Zela, che in realtà è una compagnia che ha già delle importanti sedi a Madrid, Ibiza e Miami, ma per quanto riguarda l’apertura londinese, il cinque volte pallone d’oro ha dato il suo importante contributo economico e professionale, dovendo rinunciare a qualche partita di Champions League per la gioia di tutti i tifosi bianconeri.

«Sono molto entusiasta di far parte di questo team e portare a Londra il mio ristorante preferito», aveva annunciato il portoghese tramite il suo profilo Instagram. Le voci provenienti dalla capitale inglese avrebbero creato dei particolari sospetti per quanto riguarda l’espulsione in Champions, dove Ronaldo sa che potrà essere presente nei momenti che contano, potendosi permettere di prendere questo mese e dedicarlo in modo particolare a questo nuovo campo, ovvero quello gastronomico.

Se tutto ciò fosse vero i tifosi avrebbero diversi motivi per arrabbiarsi, anche perché basterebbe solo ripensare all’investimento fatto dalla Juventus per assicurarsi le prestazioni del giocatore sul campo. Intanto dall’Inghilterra c’è più di qualche sospetto riguardo questa vicenda.

La cucina è supervisionata da Ricardo Sanz, executive chef dal gruppo Kabuki con stelle Michelin, insieme a Manuel Campos Gaullar e Abel Matutes. La sala pranzo è ricca di riferimenti visivi Indo-cinesi, che prendono il nome da una sottospecie di farfalla che vive nella regione, con molti elementi decorativi, un trompe d’oeil in stile coloniale e un giardino verticale. Per quanto riguarda il cibo, aspettatevi tecniche e sapori giapponesi applicati ai prodotti e alle tradizioni mediterranee, la cosiddetta cucina “Meppon”. Il menù offre un sacco di pesce fresco e frutti di mare del Mediterraneo; piatti crudi tra i tatakis, tartare, sashimi, sushi, gyozas e tiraditos.

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