Fiorentina, Pioli pronto ad affrontare la Lazio: “Giocheremo con avversari determinati e con voglia di riscatto”

Il tecnico pronto per la gara di domani all'Olimpico

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Il tecnico viola Stefano Pioli è pronto per un importante match che si svolgerà nella giornata di domani contro la Lazio all’Olimpico. Una sfida che è molto importante per entrambe le squadre, con gli uomini di Simone Inzaghi che scenderanno in campo con molta foga per via delle ultime sconfitte.

La Fiorentina avrà il compito di giocare una gara attenta e all’altezza delle aspettative, poiché quello di domani sarà un match delicato e difficile. Pioli è perfettamente a conoscenza di questa situazione e nella conferenza stampa che anticipa il match ha fatto la sua analisi sul match e sulla situazione della sua squadra.

La Fiorentina inizia a far paura?
“Non lo so e non voglio commentare le parole degli altri allenatori come Gasperini, Spalletti o Allegri. La nostra deve essere una crescita continua perché siamo una squadra giovane. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni, di quello che dicono gli altri non mi interesso”.

Cambierà qualcosa?
“Pensiamo a come staremo in campo. Dobbiamo creare difficoltà ai nostri avversari continuando con la nostra filosofia ovvero fare gioco e creare occasioni. A volte cambiamo anche durante le partite. La Lazio abbina qualità tecnica a prestanza fisica”.

Dovesse arrivare una vittoria a Roma cambierebbero gli obiettivi?
“Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Dobbiamo continuare a fare prestazioni in sintonia con le nostre caratteristiche e le nostre qualità. La nostra ambizione è quella di migliorare il campionato scorso ed essere pericolosi in ogni partita. Ci concentriamo solo sulla gara di domani che arriva prima della sosta e sarà delicata e importante. Il nostro futuro sarà deciso dai nostri risultati”.

Ha provato a trattenere Badelj fino all’ultimo?
“Gli ho voluto molto bene, è stato un riferimento sia prima che dopo la tragedia che ci ha colpito. Ci ho provato ma sia lui che noi abbiamo fatto altre scelte. Credo di avergli dato qualcosa e sono sicuro di aver preso qualcosa da lui, sono felice di ritrovarlo”.

La Fiorentina dovrà temere Milinkovic?
“Sicuramente sì, viene cercato molto. Abbiamo lavorato per questo ma la Lazio non è solo Milinkovic, attacca molto bene la profondità e dovremo stare attenti”.

Sarà fondamentale pressare Leiva o Badelj?
“certamente, è sempre importante pressare alto. La Lazio ha posizioni in campo particolari e non facilissime da andare a prendere. Dovremo essere intelligenti e lucidi a non andare troppo alti. Servirà molto attenzione”.

Che partita si aspetta?
“Mi aspetto un avversario molto determinato, so quanto può pesare perdere un derby a Roma e hanno perso anche in Europa League. Dovremo pareggiare la loro determinazione, chi vince più duelli e contrasti avrà più possibilità di vincere. Il nostro centrocampo è molto assortito, abbiamo qualità tecniche, dinamismo e fisicità”.

Il vostro lavoro è ben avviato?
“Credo di sì. La squadra che avevo a Roma con la Lazio era molto forte, completamente diversa da quella che ho ora a Firenze. C’era molta esperienza, la nostra storia e il nostro percorso è diverso ma c’è qualità e dovremo andare avanti scalino per scalino”.

Inzaghi prese il suo posto. Che rapporto c’è tra voi?
“Molto buono, parliamo di un ragazzo molto intelligente e sta facendo buone cose”.

Come stanno Pjaca e Mirallas?
“Kevin non sarà convocato, Marko sta bene e mi ha dimostrato una buona condizione”.

Cosa chiede in più a Simeone, Pjaca e Chiesa?
“A Giovanni chiedo di non cambiare il suo modo di giocare. Ha caratteristiche di movimenti importanti e si sacrifica molto. Non ho mai giudicato un centravanti per i gol e lui lo sa, anche se so quanto sia importante per un attaccante segnare. Lui ci permette di giocare in un certo modo e non deve cambiare. Non credo che voglia cambiare perché è intelligente. Pjaca deve trovare più entusiasmo. Vorrei vederlo più sbarazzino. Lo vedo come se fosse un po’ bloccato e che voglia dimostrare troppo. Deve scendere in campo tranquillo, libero e senza pressioni. Chiesa invece deve giocare così, ci sta dando tanto in tutte le fase. Deve essere continuo, incisivo e pericoloso”.

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