Inter, Spalletti: “Serve ancora più costanza. Mi aspetto una grande gara”

Il tecnico felice per il momento positivo della sua squadra

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Ha creduto in Dalbert quando altri avevano smesso di farlo… – “Se facciamo nomi individuali si rischia di sminuire gli altri. Noi necessitiamo di un gruppo di calciatori forte. Se ad esempio Lautaro e Icardi giocassero sempre insieme, ce ne vorrebbero due di ognuno. Mi chiederebbero di schierarli tutti e quattro. Serve un’organizzazione corretta per arrivare fino in fondo. Poi ci saranno occasioni per rifiatare. Un plauso particolare a chi è stato escluso dalla Champions: Gagliardini, Dalbert e Joao Mario. Loro per me sono una cosa particolare. Gli altri hanno fatto tutto quello che dovevano fare, ora va anche messo qualcos’altro”

Si aspetta di più da Perisic? – “Le sue prestazioni hanno contribuito alla nostra classifica. Non sono solo i gol e gli assist a far vincere le partite. Ivan determina, così come Skriniar e Handanovic. Siamo contentissimi, lo abbiamo scelto spesso perché con le sue vampate porta un contributo importante. Lo metto dentro la squadra perché fa sempre molto bene”

A Roma disse ‘Famo lo Stadio’: qui si sente favorevole alla realizzazione di un nuovo impianto? – “Sono felice sia stato trovato un accordo di collaborazione tra due società importanti che, insieme, possono raggiungere risultati maggiormente di qualità. A me San Siro piace già così, martedì ho sentito solo commenti positivi sull’impianto. Io sono per credere che ci sia sempre la possibilità di migliorare. Sicuramente Inter e Milan lo faranno con lo scopo di far sentire i tifosi dentro il salotto di casa loro”

Più difficile preparare questa gara che non quella di martedì? – “Ci saranno diverse situazioni per valutare il nostro livello di maturità. Questa striscia di vittorie l’abbiamo centrata anche nei campionati precedenti, però è l’auto-stimolarsi in momenti difficili che fa la differenza. I contratti ti fanno essere un giocatore dell’Inter, ma sono i risultati e le vittorie che ti fanno entrare nella storia di questo club. Vogliamo vivere un sentimento di quel genere lì. Ci vuole atteggiamento, miglioramento continuo, ambizione”

Dopo la caduta della Juventus in Champions, crede ci siano margini per avvicinarsi in Serie A? – “Sono i più forti e probabilmente vinceranno ancora il torneo. Ci sono difficoltà durante la stagione che possono minare certezze. Tutte le squadre dovranno essere impeccabili, cercando di fare l’impossibile. Loro in passato lo hanno fatto, non dandola vinta mai neppure quando l’arbitro fischia al ’95”

Che posto ricopre Brozovic nella classifica dei giocatori che ha cambiato nel corso della sua carriera? – “Pjanic rende molto bene l’idea anche se a Torino non si può nominare il fatto che a cambiarlo sono stati altri… Detto questo, dipende tutto dai calciatori, quando questi abbinano convinzione, forza e qualità. Brozovic è su questa strada, prende continuamente notizie durante la partita per riutilizzarle in maniera corretta. Ci vogliono giocatori importanti per arrivare su in classifica. Lui è uno di questi”

Si aspettava questa striscia positiva in campionato? – “Abbiamo vinto sette partite di fila in Serie A e così doveva essere. Se per un periodo decidi di prendertela comoda, in un altro devi poi galoppare più forte. Me l’aspettavo proprio così questa reazione. Tutto questo dà convinzione, stando attenti a non stimolare la presunzione. Due serbatoi: uno dovrà essere sempre più pieno, l’altro sempre più vuoto. Non si molla un centimetro, tanto più se l’avversario si chiama Atalanta”

Vedremo il 4-3-3 domani? – “Per quanto riguarda in mezzo al campo si possono usare benissimo entrambi i moduli senza rischiare suddivisioni precise. Il vertice basso e quello alto sono facilmente scambiabili. La linea mediana a tre si modifica da solo nello scorrimento della partita. Troverete tutte e due le soluzioni, anche se si parte con uno solo di questi. Conta certo avere un play di qualità che sappia dettare i tempi della partita. In quel caso gli si dà più spazio e attenzione. In fase di possesso si imposta con il 4-3-3 che dà maggiori soluzioni offensive”

Come sta Lautaro e come sta vivendo questo periodo? – “Sta bene. Sta vivendo questo periodo come Keita, Candreva, Ranocchia, Joao Mario, come Politano in alcune partite e, in alcune partite, perfino come me”

Cosa pensa del gesto di Mourinho allo Stadium? – “Lui stesso ha detto che a freddo non lo rifarebbe. Ci trova tutti d’accordo, sarebbe forse stato meglio. Però ci sono pressioni emotive in determinate partite e il rischio di cadere in qualche provocazione c’è. Penso che fino a quando si resta su fatti di questo livello è tutto parte dello spettacolo. Se stuzzichi il leone, questo poi ruggisce”

Quali sono le insidie da evitare contro l’Atalanta? – “Domani la gara potrebbe anche avere un coefficiente di difficoltà massimo se pensiamo che l’ultima prima della sosta è stata contro il Barcellona. Succede nella testa dei calciatori. I numeri dicono che l’Atalanta è una squadra da alta classifica. Paga il fatto di non aver capitalizzato la mole di gioco prodotta a inizio anno. Ne hanno più di noi in tutte le voci. In quel campo si esalta, viene a montarti addosso, muso a muso. E poi c’è Gasperini che rende il calcio più bello e moderno. Da parte nostra non si falserà niente a Bergamo”

Chi potrebbe aver bisogno di riposare? – “Tutti coloro i quali hanno giocato in Champions. Brozovic, per quello che mette in campo, è quello che ha fatto più strada legando anche il gioco dalla metà campo alla Curva Nord. Va valutato bene oggi. Borja ha fatto un pezzo di gara importante quanto a corsa e presenza e sta bene. Nainggolan ha tentato di fare ciò che va di solito: per quelle che erano le sue possibilità ha anche fatto bene. Così però Radja ha fatto un passo indietro di condizione e difficilmente lo vedremo a Bergamo. Va comunque apprezzata la sua disponibilità”

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