La Juve deve fare in fretta a rinnovare il contratto di Moise Kean in scadenza fra un anno. Dopo la raffica di gol e le capacità tecniche e fisiche messe in mostra dal ragazzo del 2000, mezza Europa lo sta monitorando, ma in particolare è scattata l’attenzione del Real Madrid. Zidane che conosce bene le cose bianconere, ha messo l’attaccante nella lista degli acquisti nel profondo rinnovamento che il Real ha in mente per il prossimo mercato. Florentino Perez non s’è fatto pregare e s’è già mosso con il procuratore Mino Raiola, ma la Juve ha le sue certezze. Da anni Raiola lavora in grande armonia con la Juventus e con Paratici in particolare, da Pogba in giù tutto è filato liscio. La Juve ha già in agenda un incontro con Raiola entro la fine di aprile con l’obiettivo di portare il contratto dal 2020 almeno al 2024 e si aspetta di dover concedere al ragazzo uno stipendio di fascia alta. L’inserimento e le promesse del Real faranno sicuramente alzare il livello della richiesta, ma ci sentiamo di escludere che la vicenda possa prendere pieghe e cifre simili a quelle toccate per Donnarumma. E’ vero che Raiola non fa sconti, ma questa è un’altra storia. E, fra l’altro, con Raiola ci sono in ballo anche altri affari. Primo fra tutto quello relativo al difensore De Ligt ammirato anche l’altra sera nella gara con l’Ajax. In una recente intervista proprio De Ligt parlando del suo futuro fra Barcellona, Juve e altri pretendenti, ha detto chiaramente ‘Deciderà Raiola’ e Raiola sa che nella Juve diventerebbe da subito un punto fermo, sa che la Juve fa crescere i giovani nel modo giusto ed ora questa società è al top in Europa. La richiesta dell’Ajax è molto alta (sugli 80 milioni), ma si sta lavorando. E a dimostrazione che probabilmente la Juve avrà una strada privilegiata, i bianconeri hanno portato a casa un altro giocatore di Raiola, vale a dire il giovane terzino destro brasiliano Wesley del Flamengo, un altro classe Duemila. E’ extracomunitario, la Juve lo girerà a una società satellite in attesa di farlo crescere.
Ma la notizia più clamorosa arriva da Roma. Per la panchina sale la candidatura di Antonio Conte quando sembrava già fatta con l’Inter. In realtà Conte sarebbe molto attratto dalla Capitale e l’avrebbe confidato ad amici, lo intriga l’idea di riportare a Roma lo scudetto dopo quasi vent’anni. Probabilmente dietro a questa idea c’è anche il fondo del Qatar, lo stesso del Psg, che starebbe per fare un’offerta d’acquisto a Pallotta. Conte sarebbe il nome dell’allenatore nel piano tecnico stilato dai quatarioti. Si dice anche che Conte avrebbe indicato in Faggiano del Parma, da lui molto stimato, il nome del direttore sportivo con il quale gradirebbe lavorare. Comunque, anche Pallotta se non dovesse accettare le eventuali offerte arabe, aveva già messo Conte nella lista dei suoi allenatori per il futuro della Roma.
L’Inter resta però in vantaggio. Marotta s’è mosso con largo anticipo, l’offerta da dieci milioni di euro l’anno, un contratto a lunga scadenza e un piano di rafforzamento ben solido programmato da Suning, potrebbero fare la differenza nella scelta di Conte, la decisione arriverà entro la fine del mese. Ricordiamo che c’è in corsa anche il Milan, ma le difficoltà legate al fair play finanziario e alle inchieste dell’Uefa potrebbero far scendere le quotazioni dei rossoneri. Forse non è un caso che oggi, al di là della voglia di compattare l’ambiente, Maldini abbia parlato di Gattuso anche come allenatore del futuro. Bisognerà vedere cosa farà Gattuso, ma questa è un’altra storia. Tornando all’Inter, il piano di rafforzamento e consolidamento passa anche attraverso il rinnovo di Skriniar ufficializzato ieri. Lo slovacco guadagnerà il doppio, circa tre milioni, fino al 2023. Pare invece che siano giudicate troppo alte le valutazioni che girano per Federico Chiesa, indicato come possibile sostituto di Perisic in uscita verso l’Inghilterra. La Juve è in vantaggio con l’idea che abbiamo anticipato qualche settimana fa di proporre 50 milioni più Orsolini e Mandragora, e Marotta non vuol partecipare ad aste. Comunque starà alla finestra sapendo che l’Inter è una società che piace molto, forse quella che piace di più viste le maggiori probabilità di giocare immediatamente da titolare. Una storia tutta da scrivere.
Restando alla Fiorentina, la storia l’ha cambiata in poche ore. Come anticipato esattamente una settimana fa, con una accelerata voluta da Diego Della Valle, Vincenzo Montella siede già sulla panchina della viola. Pioli è un ex, ma con l’appoggio dell’associazione allenatori, ha deciso di difendere la sua immagine e la sua storia personale e professionale con le carte bollate. Il comunicato della Fiorentina con il quale lo si richiamavano alla serietà e alla professionalità per Pioli è andato oltre gli aspetti legati ai risultati ottenuti dalla Fiorentina. Vedremo chi avrà ragione. Comunque brutta storia soprattutto se ricordiamo cosa hanno passato assieme la Fiorentina e Pioli appena un anno fa con il dramma di Astori, qualcosa che affettivamente doveva unire per sempre. Ma il calcio spesso va oltre…