Le qualifiche del Gp di Spagna evidenziano una serie di tratti su cui, favoriti e non al Mondiale di MotoGp, dovranno riflettere. Primo: c’è una Yamaha che viaggia a mille e scrive una nuova pagina di storia con la pole del baby Quartararo e il secondo posto di Morbidelli, e ce n’è un’altra che continua a marciare a singhiozzo ed è quella di Vinales e soprattutto Rossi. E’ incredibile, davvero, che in un week end come quello di Jerez la M1 ufficiale non sappia da che parte girarsi per fare bene, mentre le moto del team satellite (quello marchiato Petronas) diano spettacolo mettendosi dietro tutti. Ruoli così ribaltati fanno male soprattutto a Rossi che si prepara a una nuova gara miracolosa.
Punto numero due: Marquez dopo quanto accaduto in Texas (caduta e addio vittoria comoda comoda) sembra più prudente. Sa bene di essere il più forte a Jerez ma non vuole commettere altri errori e anziché ostentare la sua forza, fa quasi finta di non essere al top, si nasconde e in gara… Sì, sarà lui il numero uno.
Punto terzo: le Ducati stanno benissimo. Anzi, benino. Petrucci è andato a credito con la fortuna, ma si prepara a un Gp da primo protagonista. Dovizioso non sembra convinto del passo gara della sua Desmo e questo lo ha condizionato nelle prove, ma soprattutto in qualifica. Potrebbe decidere per una gara al risparmio, al podio, senza dubbio, ma senza troppe scintille. Ma attenzione alle sorprese.