Serie A, il Milan cade ad Udine: inizio da dimenticare per Giampaolo

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Tutti aspettano il nuovo corso del Milan di Marco Giampaolo, nella speranza di vedere in soffitta un calcio magari efficace ma poco spettacolare per una filosofia che richiama all’era Sacchi (che del resto ne ha benedetto l’ingaggio). Ma il tecnico di Bellinzona non ha né Gullit né Van Basten e gli interpreti attuali non sono nemmeno avvicinabili. E l’Udinese, che l’anno scorso ha rischiato grosso, riesce facilmente a domare l’avversario. E a infilarlo nel secondo tempo, prendendosi la scena in casa propria.

SORPRESA DE PAUL – Sorpresa da parte dei padroni di casa con Igor Tudor che lascia fuori Rodrigo de Paul. L’argentino è in panchina, lasciando spazio alla coppia offensiva Pussetto-Lasagna. Fiducia a Pezzella sull’out sinistro, nonostante il giocatore sia molto vicino al Parma. Tra i nuovi acquisti ecco dal 1′ Becao in difesa e Jajalo a centrocampo. Nessun volto nuovo nell’undici titolare di Marco Giampaolo, con Samu Castillejo preferito a Leao. Borini viene preferito a Kessié come interno di centrocampo mentre l’assenza di Biglia è colmata da Hakan Calhanoglu. Panchina per Bennacer: l’algerino ha pochi allenamenti sulle gambe.

SBADIGLI –Primo tempo tutt’altro che divertente: zero gol, portieri inoperosi. Il 4-3-1-2 del Milan è praticato dagli stessi uomini che la scorsa stagione praticavano il 4-3-3. Molti in un ruolo inedito e decisamente poco a loro agio. Paquetà, chiamato agli inserimenti in avanti, si distingue per uno splendido recupero su Mandragora sventando una potenziale grande occasione da gol per l’Udinese. Pochi lampi di Suso sulla trequarti e difficoltà che persistono per Piatek, affiancato da un Castillejo leggero. L’Udinese, priva di De Paul, uomo di maggior talento, difende bene e prende coraggio nel finale di gara affacciandosi in avanti se pur senza centrare mai la porta. Un’occasione ce l’ha Lasagna, approfittando di un rinvio sbagliato di Donnarumma, ma la sua conclusione da fuori finisce alta.

ALL’IMPROVVISO, BECAO – Un Milan peggiore di quello dei primi 45′ è difficile da immaginare. E invece succede anche questo: tre centrocampisti ammoniti limitano ancor di più, Giampaolo inserisce Kessié per Borini ma la situazione non migliora. Tutt’altro. Il jolly lo cala Tudor gettando nella mischia Rodrigo de Paul. L’Udinese prende coraggio, impegna Donnarumma da fuori e poi da un corner pennellato dall’argentino c’è l’altro Rodrigo, Becao, che prende il tempo, salta più in alto di Kessié e batte di testa Donnarumma. È il tripudio che può portare subito dopo al 2-0, ma Donnarumma evita il peggio su Lasagna. L’unico pericolo dell’Udinese è dato dal VAR per un presunto mani in area di Samir: l’arbitro Pasqua lascia correre. Tre punti per l’Udinese, Milan bocciato su tutta la linea.

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